#AI FERRI#
L’anno scorso a quest’ora io ero un uomo libero: fuorilegge ma libero, avevo un nome e una famiglia, possedevo una mente avida e inquieta e un corpo agile e sano. Pensavo a molte lontanissime cose: al mio lavoro, alla fine della guerra, al bene e al male, alla natura delle cose e alle leggi che governano l’agire umano; e inoltre alle montagne, a cantare, all’amore, alla musica, alla poesia. Avevo una enorme, radicata sciocca fiducia nella benevolenza del destino, e uccidere e morire mi parevano cose estranee e letterarie. I miei giorni erano lieti e tristi, ma tutti li rimpiangevo, tutti erano densi e positivi; l’avvenire mi stava davanti come una grande ricchezza. Della mia vita di allora non mi resta oggi che quanto basta per soffrire la fame e il freddo; non sono più abbastanza vivo per sapermi sopprimere. (Meditazione su: “Se questo è un uomo” di Primo Levi).
MELINA A BIZZEFFE
Tartareo domicilio di norme
nel combattimento feroce
ambiti gloria e onore
a nessun vincitor speme.
Precise regole condivisero
gli ettori, gli achilli, i brenni, i romani,
i monarchici, i repubblicani, i democratici,
i destri, i centri di la e di qua, i sinistri.
I neri, i bianchi, i gialli,
pellerossa, viola, arancione,
verdi marziani, multicolori stellati, tutti
precise regole condivisero.
La Linea Gotica nella tregua europea
sicura frontiera: Duce e Hitler,
gli inglesi, gli americani, tutti
precise regole condivisero.
-Renzo Mazzetti-
(giovedì 20 febbraio 2014)
http://renzomazzetti.blog.kataweb.it/2014/01/30/radio-scarpa/