Giunta alla mia quarta edizione del FuoriSalone di Milano, ancora resto a bocca aperta di fronte alla brillante creatività umana.
Milano e la sua dinamicità sono cosa certa, acquisita, e ogni contesto ormai si inserisce calzante tra le sue vie; ma il Fuori Salone è secondo me la vetta dell’interazione con la città.
Evento a latere del Salone del Mobile che si tiene a Rho Fiera, ha acquisito negli anni sempre maggiore importanza, spostando in Brera il maggior distretto del design, così come Tortona e la nuova zona San Babila, Sant’Ambrogio, Cadorna, Ventura e Lambrate.
Una cartina con appuntati gli eventi di maggior impatto è un buon modo di visitare il Fuori Salone, ma consiglio vivamente di lasciarsi guidare dalle bandierine fuori dai locali, all’ingresso dei portoni: il buon fiuto e l’istinto, vi porteranno in luoghi affascinanti e sconosciuti, ricchi di sorpresa e stupore.
Per i più mondani inoltre, basterà accreditarsi agli eventi e unire la ricchezza del design al lusso del catering e dei party.
Casa dell’opera nazionale Balilla, via Mascagni, Desingjunction, merita una visita, tra giovani 30 designer raccolti a rappresentare nuove scuole di pensiero.
Tom Dixon e le sue atmosfere calde e raffinate
Tema del 2015 al Salone del Mobile è la luce, forte e caratterizzante elemento d’arredo.
Tom Dixon
Artemide
e le sue illusione ottiche
calde atmosfere quasi oniriche
Via Montenapoleone e Via della Spiga, capitali indiscusse del lusso mondiale.
Meissen e i suoi momenti di pace
Audi e la potenza inarrivabile in un contesto curato e di grande impatto visivo.
Gessi mantiene in via Manzoni il classico allestimento ma non mente nel suo fascino acquatico e di perfetta sintonia.
Via Brera angolo Via Pontaccio, Richard Ginori propone un allestimento tra i miei preferiti. A parte la ceramica che è il mio pane, la scenografia riprodotta, gli oggetti esposti, hanno solleticato le mie emozioni. Consiglio caldamente un passaggio: imperdibile!
Quadretti d’animali in ceramica
e spettacolari servizi di parata.
Non può mancare la visita all’allestimento Missoni in Brera, incentrato sui colori, gli specchi, l’atmosfera soffusa, molto leggera, quasi confidenziale, nel perfetto stile della famiglia.
L’idea di farsi un selfie può apparire comune e scontata, ma chi di voi avrà occasione di passare nello spazio Missoni, capirà perché è impossibile non farsene almeno uno!
Chiostro della facoltà di teologica dell’Italia settentrionale.
Non delude come ogni anno l’allestimento di NodusRug, con i suoi tappeti-quadri, frutto della creatività di designer e del lavoro paziente e minuzioso di artigiani tessitori.
Uno dei miei preferiti: libellula
e salamandra
La suggestione del chiostro di Nodus
e accanto, nel chiostro di San Simpliciano, l’essenziale ed innovativo design danese. Coreografico il pavimento interamente coperto di specchi.
La mente umana è in fermento, il cuore che batte, le occasioni per mostrarci ci sono: lasciamo a questo mondo l’opportunità di esistere, verso il futuro.
Chiara
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