Diane ha un segreto, una istintiva attrazione per tutto ciò che agl'altri stimola orrore. La diversità della natura, i diversi, i freak, gli scherzi della natura. Ha una istintiva adorazione per il pelo, forse ancestrale amore nato dalla professione di suo padre, pellicciaio di successo.
Il marito di Diane è fotografo. Un fotografo di discreto successo ma, pare ovvio che questo successo deriva dalla moglie, che lo aiuta nel preparare le pose, nel preparare le modelle, nel pensare ai soggetti giusti.
Tutto sembra andare bene, anche se Diane cerca di reprimere i suoi istinti credendoli "strani", fino a quando un personaggio misterioso viene a vivere nell'appartamento sopra il suo... E' questa presenza che scatenerà nuovamente tutto ciò che Diane nascondeva e, per la prima volta, lei si sente veramente libera... libera di fare ciò che la natura ha deciso per lei.
Nicole Kidman, ancora una volta, in Fur, dimostra di non essere un'attrice ma, una vera interprete dei personaggi. E' bravissima, e alla sua altezza sono anche tutti gli altri attori del cast. La storia, per quanto dichiaratamente immaginaria e, solamente ispirata alla vera fotografa, sembra plausibile quanto può essere la nostra semplice vita.
La narrazione è sempre sorprendente e passa da momenti drammatici a momenti di quasi ilarità. Bella la rappresentazione della cultura americana degl'anni cinquanta e... la vita sotterranea dei freak, fenomeni da baraccone che, comunque, hanno una dignità e una joi de vivre tutta loro... che, per certi versi ricorda Fate Ignoranti.
Veramente bello.
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