Magazine Diario personale

Furto con destrezza

Creato il 10 luglio 2012 da Povna @povna

Un paio di settimane fa (mentre era ancora in piena Onda) la ‘povna aveva approfittato di una pausa pomeridiana per andare al supermercato sotto casa a comprare generi di conforto e – irretita dal buon prezzo (e dal fatto che il giardino condominiale pareva fornire un ecosistema adatto) – si era lasciata sedurre da una piantina di basilico, che era stata acquistata prontamente e trasferita in gloria sul davanzale di cucina.
Nonostante la (giusta) fama di pollice nerissimo della proprietaria legittima, la nuova inquilina di casa ‘povna si era acclimatata con successo e – nei quindici giorni successivi – aveva allietato le sue giornate con nuove foglie e nuovi getti (oltre che un cospicuo apporto, profumatissimo, a paste fredde, panzanelle, pesti e insalate). Tutta presa da questa sua nuova responsabilità botanica, la ‘povna, domenica scorsa – al momento di partire per un tour di quelli suoi, un po’ folli, che coinvolgeva un migliaio di chilometri, diversi treni e almeno una tripletta di regioni – invece di fottersene allegramente (come è un po’ il suo solito) aveva deliberato di trasferire il basilico in giardino, vicino all’innaffiatore automatico – per evitarne la morte prematura per soffocamento di fronte al caldo torrido annunciato per le successive 36 ore.
E’ possibile dunque immaginarne lo sgomento quando oggi, al suo ritorno, ha dovuto prendere atto che la pianta – cerca di qua, di là, di sopra e anche di sotto – si era volatilizzata, sparita, distrutta. Uno sgomento che si è rapidamente trasformato in rabbia quando l’incontro con una vicina al cancello le ha rivelato l’amara verità in poche parole semplici:
“Ah, era suo quel bel basilico. L’avevo notato ieri pomeriggio. Credo che l’abbia preso il giardiniere credendolo abbandonato e derelitto. Via, speriamo che, se non altro, lo usi per fare qualche bel mangiarino”.
La ‘povna – che, quando vuole, sa essere educatissima – ha annuito, ha sorriso, ha girato il culo ed è rientrata in casa, rapida.
Questo non le vieta però, privatamente (ma non troppo) di inveire contro quel figlio di puttana che ha rapito il suo basilico. E di augurarsi che – prima del furto – sulle sue foglie verdi ci avesse pisciato un gatto intossicato di ammoniaca. E buon appetito ai mangiarini.


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