Furto di dati da smartphone e tablet, come difendersi

Da Mistercredit

A causa della loro sempre più grande diffusione, smartphone e tablet sono nel mirino dei criminali informatici: tra le minacce in crescita nel 2015, infatti, gli esperti prevedono un aumento del furto di dati legato all’aumento dei dispositivi connessi e nuovi rischi per i pagamenti via smartphone.

Mentre 26 garanti della privacy di altrettanti Stati scrivevano alle principali aziende che gestiscono app store per chiedere una maggiore attenzione ai dati degli utenti, alcuni produttori correvano ai ripari (almeno in parte).

Apple, per esempio, ha introdotto (nel 2014) la funzione “kill switch” con la versione 7 del sistema operativo iOS per iPhone e iPad: si tratta di una funzione che permette di bloccare un dispositivo rubato. Il risultato? I furti di iPhone sono diminuiti significativamente secondo i dati registrati nelle tre le città campione: a New York il calo è stato del 25%, a San Francisco del 40% e a Londra del 50%.

Anche Google ha lavorato in questa direzione, garantendo questa funzione dalla versione 5.0 di Android. Microsoft ha annunciato che i suoi utenti dovranno aspettare Windows 10 (che sarà compatibile con i dispositivi che attualmente usano Windows 8).

Mentre aziende (e garanti) cercano di rendere più sicuri i nostri dispositivi, valgono sempre alcuni consigli per limitare al minimo i rischi di furto di dati:

  • usare sempre Pin o password per sbloccare lo schermo e accedere al telefono;
  • usare un antivirus e un anti-malware per evitare di essere vittima di applicazioni trappola;
  • mantenere aggiornato il sistema operativo e le applicazioni;
  • disattivare le funzioni come GPS, Bluetooth, NFC quando non le stiamo usando;
  • fare attenzione alle reti wifi aperte: spesso queste connessioni non sono cifrate e i nostri dati potrebbero essere a rischio.

Non dimentichiamo che con il nostro smartphone possiamo accedere a una enorme quantità di informazioni su di noi oltre che ai nostri profili su siti e social network: il primo rischio, se ci viene sottratto il telefono (o i dati in esso contenuti), è il furto d’identità.


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