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Futuro

Creato il 07 febbraio 2011 da Valepi
Sulle vicende varie ed eventuali di Ruby, Nicole, mr. President, mr. Fido e tutto il resto della compagnia si è posata lievemente, come solo un'anima può fare, la vicenda di Elisa Benedetti.
Non mi interessa esprimere commenti sulle feste ad Arcore, sulla dignità e sul valore morale di Mr B. e dei suoi adepti (sempre che effettivamente le storie siano vere, ma propendo decisamente per il si), sugli effetti politici che queste vicende avranno sul nostro paese.
Non mi interessa, non avevo nemmeno intenzione di nominarle. E' che la vicenda di Elisa Benedetti è stata come la goccia che ha fatto traboccare il vaso che raccoglieva la tristezza che osservare queste ragazze mi crea.
Sono donna. Sono madre. Di una bimba di due anni.
Ho una passione smodata per i libri, la lettura, la conoscenza e uno dei miei crucci maggiori è quello di non poter dedicare maggiore tempo a tutte queste cose. Amo viaggiare, conoscere altre culture. Amo il mio essere donna. Lotto ogni giorno per poter lavorare, per potermi esprimere professionalmente e per la soddisfazione che nasce solo dal sapere di aver fatto bene qualcosa.
Vivo da sola da quando avevo 18 anni e, veramente, non saprei dire cosa nell'educazione che mi hanno dato i miei genitori mi abbia resa diversa dalle miriadi di ragazzine che, nelle mie stesse condizioni, ho visto lasciare casa dopo il diploma per andare all'università e perdersi tra feste, balli, discoteche, droga, prostituzione e quant'altro. A volte se erano fortunate i genitori le richiamavano a casa dopo il primo anno passato a far finta di studiare, altre, ed erano le più sfortunate, riuscivano ad eludere il controllo dei genitori e più di una ha fatto una brutta fine.
Sono una mamma, ora.
E sono terrorizzata.
Perchè non conosco la formula magica, esatta per riuscire a trasmettere a mia figlia valori che la portino lontana da un mondo in cui una ragazza può pensare di usare il proprio corpo per lavorare, per vendersi, per guadagnare. Lontana da un mondo in cui gli unici valori siano i soldi ed il divertimento. Da un mondo in cui il desiderio esasperato di superare la noia o il dolore a tutti i costi non lasci altra scelta che quella di drogarsi. Da un mondo in cui la dignità è un qualcosa che non ha significato.
Penso a Ruby, a Nicole, a Elisa, penso alle adolescenti che vendono se stesse e le loro foto per una ricarica di cellulare e mi sento impotente e triste.
Triste.
Questo mi lasciano dentro le storie di queste ragazze.
La paura per il futuro.
Un'immensa tristezza.

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