Come ogni stagione la schiera delle adv noiosone è enorme...
...fortunatamente però ci sono anche campagne interessanti (sia in positivo che in negativo) per le quali vale la pena spendere due parole.
Juergen Teller che è stato scelto anche da Marc Jacobs per una campagna un po' inquietante ma sicuramente d'effetto che punta tutto sui cappelli importabili (ok, se non siete Jamiroquai) e sul trucco à la Tim Burton.
Alber Elbaz invece sceglie di rendere protagoniste persone reali (a.k.a. non modelle/attrici) dai 18 agli 80 anni.
Bellina anche la pubblicità di Vuitton interamente ambientata su un treno che richiama la scenografia della sfilata.
Miuccia gioca sul contrasto tra vecchio e nuovo sia per quanto riguarda la collezione che l'ambientazione per la pubblicità di Prada...
...mentre per Miu Miu sceglie nuovamente Chloè Sevigny già testimonial del brand nel lontano 1996 (la ricordavate? Io no, avevo sei anni, l'ho riscoperta molti anni dopo). Trucco e parrucco sembra vogliano rendere omaggio a David Bowie.
Kirsten Stewart porta un po' della sua celeberrima gioia di vivere in casa Balenciaga.
Silvian Heach continua sulla strada del purché se ne parli e dopo Chiara Ferragni e la modella con il derrière al vento fotografata da Terry Richardson cerca di far parlare di sé scegliendo il modello Andrej Pejic. Mah.
Da Alexander McQueen invece continuano con queste foto semplicissime, effettivamente è una scelta vincente, con abiti del genere non servono certo location troppo impegnative.
Infine una delle pubblicità più carine, quella di Mulberry ispirata (come del resto l'intera collezione) al libro di Sendak 'Where the wild things are'. Fluffyness is the new black!