Questo è l’ennesimo spot dichiaratamente sessista della Saratoga. Il mostrare donne nude e ammiccanti per vendere siliconi e vernici non è nuovo per la Saratoga ma questa volta non si tratta solo di nudo ma di una donna in stile schiava sessuale vestita da cameriera per soddisfare le fantasie sessuali dei maschi.
La donna ridotta al ruolo di schiava sessuale, la moglie che ammicca compiaciuta al marito padrone che vorrebbe consumare un rapporto adultero, anzi sarebbe lei ad offrirsi, dipingendosi volontariamente una gabbia. Inoltre pare che se alla donna viene affidato un ruolo maschile debba svolgerlo però senza perdere di vista che è una donna e che deve mettere in mostra tutta la mercanzia. Nulla di diverso dagli spot della tim con Belen poliziotta a cosce di fuori.
La trama sarebbe:
La moglie volontariamente dipinge una gabbia, simbolo di sottomissione al marito, prima sorpreso ma poi compiaciuto acconsente.
L’uomo che ammicca con uno sguardo dominante. La moglie che si fa aiutare da Giovanna la cameriera e lui che ammicca a Giovanna. La moglie ha un aura di imbarazzante complicità, sembra quasi una concubina all’interno di un harem.
Infine lui dice all’innocua e ammiccante cameriera: Brava Giovanna!, senza calcolare la moglie.
Non c’è spot più maschilista di questo: l’uomo padrone, può scegliere di farsi Giovanna con una moglie che gli permette di fare tutto. Misterioso sarebbe il significato di quella gabbia, non si sa se servirebbe alla moglie del facoltoso uomo che verrà chiusa quando si occupa di Giovanna, in quanto è la cameriera che aiuta la moglie a dipingere. Non so noi la gabbia l’abbiamo interpretata così,come una sorta di schiavitù inflitta alla moglie, che in quanto donna non può scegliere.
Dovremmo iniziare a pensare che sia rischioso che la pubblicità italiana continua a dare alla donna un ruolo schiavistico, dato che viviamo in un paese dove si consumano vere e proprie violenza in famiglia di natura sessuale e femminicida.