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Gabriel Garcia Marquez. Di sabbia, salsedine, e Macondo

Creato il 18 aprile 2014 da Maryandthebooks @MaryTraf

Gabriel-Garcia-Marquez

Ciao Gabo.
Quando muore un artista o uno scrittore tutti si sentono mossi a dire qualcosa perchè quando un artista o uno scrittore hanno saputo lasciare una traccia come la tua tutti, nel bene e nel male, abbiamo un pezzo della nostra vita condiviso con lui.

Il mio con te mi piace pensarlo sul fiorire di un’estate di diversi anni fa, Cent’Anni di solitudine letto, anzi divorato, completamente immersa nel tuo mondo, tra le giornate afose di città e le prime gite al mare. Sabbia, salsedine, e Macondo.
Anche grazie a te ho immaginato di calcare anche io, prima o poi, la terra del Sudamerica, ci sono riuscita in piccolissima parte, spero di proseguire un giorno. A cercare la Macondo del colonello Aureliano Buendia e di suo padre che lo accompagnò a vedere il ghiaccio, a passeggiare finalmente per Cartagena des Indias con Florentino Ariza e Fermina Daza e navigare con loro in battello, su e giù per il fiume.

In un’intervista avevi detto che in fondo tu raccontavi la realtà perchè la realtà dei Caraibi e dell’America Latina ha con sè un po’ di magia, e noi l’abbiamo conosciuta con te.

Buon viaggio!


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