Gad Lerner lascia La7 dopo 12 anni: ''Non mi ci ritrovo più''

Creato il 09 luglio 2013 da Digitalsat

Gad Lerner lascia La7 «dopo 12 anni belli». Lo annuncia lo stesso giornalista sul suo blog. «Con tutto l'affetto e la riconoscenza, pur mantenendo un rapporto di amicizia con il nuovo azionista Urbano Cairo - scrive - lo confesso: non mi ci ritrovo più»
«Tutto ha un termine, e nel mio caso
- sottolinea Lerner nel post pubblicato sul blog - si tratta solo di un lieve anticipo sulla tabella di marcia che mi ero prefissato. A 12 anni dalla sua fondazione, cui mi onoro di aver partecipato, lascio La7. Con tutto l'affetto e la riconoscenza, pur mantenendo un rapporto di amicizia con il nuovo azionista Urbano Cairo, lo confesso: non mi ci ritrovo più».
«A scanso di equivoci sgradevoli - difendere il lavoro compiuto dalle malelingue resta un dovere - in tutti questi 12 anni, fino all'ultimo, il rapporto costi/ricavi/ascolti delle mie trasmissioni - precisa il giornalista - è stato eccellente. Lo sanno i vari manager che si sono succeduti. Se ora interrompo la collaborazione che Cairo mi offriva di proseguire è perchè bisogna saper riconoscere il tempo che passa, anche il logoramento, le mutate condizioni ambientali, le nuove scelte editoriali legittime ma distanti dalla mia visione».

«Ringrazio tutti, a cominciare dai miei meravigliosi collaboratori. Sono stati 12 anni belli. Ma non trovo saggio invecchiare
- conclude Lerner - davanti a una telecamera. Conto di avere ancora qualcosa da dirvi e da darvi»

E il riferimento certo è Laeffe, ma anche alla collaborazione con il quotidiano La Repubblica. Del resto l'ultimo anno di Gad Lerner a La7, un anno senza L'infedele, non era stato facile. Era passato dalla consueta collocazione del lunedì in prima serata della storica trasmissione, punto di riferimento di un talk diverso e intelligente, alla seconda serata del venerdì. E anche in quella occasione il cambio di pagina era stato doloroso.

Dopo più di dieci anni e quasi 350 puntate L'Infedele «toglie il disturbo», aveva denunciato sempre sul suo blog a dicembre del 2012. «L'ho deciso in cuor mio immediatamente, non appena dalla direzione di La7 mi sono giunte richieste sull'opportunità di spostarne la collocazione. L'infedele è senz'altro maturo, forse anche logoro come il suo conduttore ma per quel che ha rappresentato nella costruzione del progetto di La7 non è davvero il caso di strattonarlo». Ad occupare la prima serata del lunedì Corrado Formigli con Piazzapulita, mentre per Lerner rimane 'Zeta' il venerdì in seconda serata.

Oggi, forse, neanche più quello, quando alla presentazione dei palinsesti Cairo annuncia una pausa per il giornalista: «È sempre stato un innovatore, sente quindi l'esigenza di avere qualcosa di inedito e particolare prima di riproporsi per tornare in video», dice. Non è la prima volta che Lerner sbatte la porta alla tv. Lo aveva fatto anche con la Rai, quando nel 2000 dopo appena tre mesi, aveva lasciato la direzione del Tg1 dicendo davanti alla commissione di Vigilanza «le mie dimissioni non sono finte ma vere».

Prima Lerner, nato il 7 dicembre 1954 a Beirut da una famiglia ebraica, aveva dato vita a trasmissioni storiche per la Rai3 di Angelo Guglielmi dedicate alla questione settentrionale: Profondo Nord e Milano, Italia. Chiamato da Ezio Mauro a La Stampa come vicedirettore nel 1993, collaborerà successivamente come inviato e editorialista con il Corriere della sera e Repubblica. Di nuovo alla Rai con due edizioni di Pinocchio, nel 2000 viene nominato direttore del Tg1.

Partecipa quindi alla fondazione di La7, di cui dirige il telegiornale, e vara con Giuliano Ferrara la trasmissione Otto e mezzo, poi L'Infedele dal 2002 al 2012. Dal 25 gennaio 2013 alla fine della stagione aveva condotto su La7 Zeta, la commedia del potere, oggi le dimissioni.


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