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Galileo il Cinese

Creato il 29 aprile 2010 da Antonio_montanari
Statua_galileo

Ci sono voluti i cinesi per scoprire la grandezza di Galileo. Appunto un cinese, Tsung Dao Lee, premio Nobel per la Fisica nel 1957, ha donato a Roma una statua dello scienziato che fu perseguitato dalla cultura ufficiale della Chiesa. Soltanto 18 anni fa, è stato prosciolto.
Antonino Zichini in un'intervista tv lo ha presentato come un grande dimenticato: "Finalmente la cultura moderna capisce che la scienza è nata a casa nostra, a casa della cultura cattolica".
"Con questa statua abbiamo le prove di cosa vuol dire grande alleanza tra ragione fede e arte", ha aggiunto.
Se la statua è cinese, le parole di Zichichi appaiono molto sovietiche, in tipico stile stalinista. Che cosa significhi "grande alleanza" lo spiega la storia, con la riabilitazione avvenuta soltanto alla fine del secolo ventesimo (1992).
Più papalino del papa, il ministro Bondi, in puro stile comunista d'antan (dare ragione sempre al Capo): "Galileo non rinunciò mai a conciliare le verità scientifiche e di fede come disse il papa nel '92, e Galileo fu più perspicace dei suoi colleghi teologi come concluse il Santo Padre".
Foto, Omniroma.


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