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Sarò limitata io (d’altra parte non capisco le percentuali nemmeno in tempo di saldi, il cambio all’estero se non è la meta o il doppio mi manda in ansia) ma non riesco proprio a farmi piacere gli uomini che sono affetti dalla sindrome “gallo nel pollaio”. E ancora di più non riesco a capire le donne che non solo trovano i suddetti uomini divertenti ma che decidono, volontariamente, anche di accompagnarsi a loro.
Ora, se un uomo affetto da gallismo si trova per una fortuita circostanza in macchina con tre donne mentre aspettiamo la sua fidanzata, perché, senza conoscere minimamente le tre donne, si sente in dovere di iniziare il suo spettacolino intriso del più becero repertorio da avanspettacolo e delle più banali esternazioni che un uomo gallo possa fare? La sottoscritta al massimo potrà rispondere con sarcasmo e un po’ annoiata a qualcuna di queste frecciatine ma già alla terza inizierà a guardare fuori dal finestrino o a liberare gli angoli della borsa dal tabacco che vi si è annidato. E perché poi, quando arriva la fidanzata lo show continua nella totale indifferenza della suddetta che non fa nemmeno finta di lanciare la classica occhiataccia al fidanzato showman?
E si continua con battute e commenti sul loro rapporto – battute che mal tollero fatte da uno sconosciuto, figuriamoci a tarda notte – ma che il resto dell’uditorio, allargatosi intanto, pare gradire con divertimento da “Verissimo, hai ragione” più pacca sulla spalla.
Mentre io roteo gli occhi cercando e trovando fortunatamente un paio di sguardi di persone che stanno pensando come me “Ma tipo, andare a casa?”
Piccolo appunto: ho cercato su google immagini “gallismo”, B. è presente nella maggior parte dei risultati.