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Gambe in spalla per la legalità. Ecco la corsa dei 190 Comuni

Creato il 13 aprile 2011 da Lapulceonline

corsa, garaSabato 16 aprile 2011, alle ore 10 dal Municipio di Castellar Guidobono (AL), prenderà il via il progetto podistico-turistico-culturale “Uniamo la Provincia”, una corsa che verdà la partecipazione di ben 190 Comuni della Provincia di Alessandria. Vi parteciperanno pertanto istituzioni, diverse realtà locali, associazioni, pro-loco, circoli culturali, unite nello sforzo di valorizzare il territorio e dare respiro al senso di unità che dovrebbe essere “rispolverato” da tutti, soprattutto in tempi critici come questi. 
La partenza è prevista dunque da Castellar Guidobono (paese natale dei promotori) e l’arrivo per il 26 Giugno ad Alessandria. Il percorso è diviso in 60 frazioni, per un totale di poco più di 1000 km, ed ha la peculiarità di andare a toccare tutti  i 190 comuni della provincia e di fare una breve sosta  davanti ad ogni edificio comunale (vedi le date e le tappe su http://fiorecorsa.blogspot.com).
Il progetto si pone inoltre l’obiettivo di lanciare un messaggio alla comunità e, attraverso la collaborazione con LIBERA (Associazioni, Nome e Numeri contro le mafie), UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) e Avviso Pubblico (Associazione di Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie), i partecipanti porteranno in tutti i Comuni un messaggio di speranza. In definitiva una riscoperta del territorio, ma anche un’azione di sensibilizzazione pubblica sulla legalità. Infatti è anche attraverso lo sport che UISP e Libera vogliono diffondere, divulgare e promuovere uno sport sano che sia veicolo di valori come il rispetto dell’altro, delle regole e del proprio corpo, per combattere e prevenire l’illegalità dilagante nel mondo dello sport e non solo. Assieme a loro l’esperienza dì un’associazione di Enti Locali come Avviso Pubblico, che può certamente essere di aiuto per affrontare casi difficili, che richiedono nuove corresponsabilità e consapevolezze, da parte degli Amministratori.
A questo proposito a Bosco Marengo è imminente la ristrutturazione del primo bene confiscato alle mafie in Provincia di Alessandria. Sarà intitolato ad Antonino e Stefano Saetta, padre e figlio (quest’ultimo nato ad Acqui Terme) uccisi assieme da “cosa nostra”. Un piccolo immobile oggi inutilizzabile, ma il cui recupero sociale e produttivo potrà rappresentare il simbolo di una risposta ferma, inequivocabile e trasversale di tutto il nostro territorio. L’invito alle comunità locali sarà anche questo: promuovere iniziative a livello locale dove raccontare cosa sono state e cosa stanno diventando oggi le mafie, come riconoscerle e come difendersi.


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