Produrre celle fotovoltaiche “low cost” utilizzando i gusci dei gamberetti. È la scommessa annunciata dai ricercatori della Queen Mary University di Londra, convinti che il guscio dei piccoli crostacei contenga diversi materiali in grado di rimpiazzare elementi attualmente usati per realizzare le celle solari.
Si tratta in particolare della chitina e del suo derivato chitosano, che oltre a rappresentare le principali componenti dell’esoscheletro di insetti e crostacei, possono venire utilizzati per la realizzazione di punti quantici, nanostrutture impiegate per la produzione a basso costo di celle fotovoltaiche
Nonostante le prime applicazioni in questo settore non siano andate a buon fine, gli scienziati si sono detti ottimisti circa la possibilità di aumentare le prestazioni del materiale.
”Tali materiali sostenibili – aggiunge la professoressa Magdalena Titirici – possono essere sia hi-tech sia low cost. Ad esempio abbiamo già usato biomassa, in particolare alghe, per realizzare alcuni tipi di supercondensatori usati in dispositivi elettronici e defibrillatori”.
[foto da wikipedia.it]