Prendete un re, un tempo abile ed impavido guerriero, oggi alcolizzato e sovrappeso. Mettetegli accanto una donna bella, troppo bella per un re così brutto, con un fratello alto e biondo come ogni principe che si rispetti ed un altro fratello nano, astuto e dissoluto come pochi. Tra intrighi, teste mozzate e rapporti incestuosi (fra la regina e il fratello bello, ovviamente…) si svolge la lotta al trono. Aggiungete un cavaliere leale, con una moglie devota, cinque figli legittimi e uno bastardo, e una caterva di personaggi e popoli che è difficile nominarli tutti… e poi lunghissimi inverni, che durano anni, con metalupi (grossi lupi preistorici oggi estinti) come animali da compagnia, al di qua di una insormontabile barriera di ghiaccio che protegge questo mondo “civile” da quello degli Estranei e dei Bruti. Mettete tutto questo e anche di più, e non basterà per descrivere la serie tv Il trono di spade (Game of Thrones) che è arrivata in Italia l’11 novembre su Sky Cinema.
Sono passati 13 anni da quando George R.R. Martin ha scritto A Song of Ice and Fire (Cronache del ghiaccio e del fuoco) dando vita ad una mastodontica saga fantasy già cult per gli appassionati del genere ed ora pronta a raggiungere un vastissimo pubblico nella sua versione televisiva. Quattro libri, un quinto la cui pubblicazione si completerà entro ottobre 2012. Due testi ancora in gestazione.
La prima serie TV (vedi il trailer), in dieci puntate da un’ora, racconta le vicende descritte nel primo libro Game of Thrones, suddiviso in due parti: Il trono di spade (1999) e Il grande inverno (2000).
Solo per appassionati fantasy, qualcuno penserà. Invece no.
Se ogni finzione deve lasciare lo spettatore con la sensazione che quello che ci raccontano sia vero, Il trono di spade c’è riuscito. Si eleva tra inquadrature mozzafiato e paesaggi incontaminati, si abbassa tra le ignominie umane e gli sporchi giochi di potere. Alcuni l’hanno definita “I Sopranos della Terra di Mezzo” (entrambe le serie sono prodotte da HBO), ma la vita pericolosa del boss Tony Soprano, è niente in confronto a ciò che si trovano ad affrontare i personaggi di Martin.
Il trono di spade è pronto a convincere anche i più scettici. Con 50 milioni di dollari di budget e un cast eccezionale, ha tutti i numeri per essere definito come il primo grande kolossal televisivo. Le riprese spaziano tra l’Irlanda del nord, la Scozia e Malta. Tutte le intrigate e difficili parentele, relazioni ed ambizioni che Martin descrive minuziosamente nei suoi libri, vengono raccontate al pubblico televisivo con chiarezza e con la stessa precisione e molteplicità di sfumature. Così tanti personaggi a tutto tondo, raramente si erano visti insieme sul piccolo schermo. Tanti attori protagonisti, ma in un palcoscenico così vasto che non risultano troppi.
Il trono di spade è quello del Re dei Sette Regni, Robert Baratheon, considerato un usurpatore dai suoi nemici. La sua non è una vita facile, tra tradimenti, omicidi e lotte intestine per il trono. Ma i pericoli non vengono solo dai Sette Regni; la lunghissima estate è finita, l’inverno sta arrivando e con questo anche i pericoli ignoti che gli Estranei, guerrieri non umani che vivono aldilà della Barriera, portano con loro.
“Winter is coming”, l’inverno sta arrivando, non è solo il motto della casata di Eddard Stark, il primo cavaliere del Re, ma è la tagline ufficiale della serie.
L’inverno sta arrivando e con lui una serie che non può essere persa.
Ogni venerdì, su Sky Cinema 1, alle 21.00.