Game Of Thrones - Due parole sul trailer della sesta stagione!

Ed ecco arrivare, ad un mese dalla prima puntata, il trailer della sesta stagione di Game Of Thrones. Una stagione molto particolare, ben diversa dalle altre, perchè completamente slegata da opere letterarie. Il sesto libro  di Georgino è ancora lontano dal suo compimento e quindi entriamo a pie' pari nella terra di nessuno, dove tutto può accadere e dove nessuno può dire "e ma era diverso"

In realtà, lo sappiamo da anni, la serie di Game of Thrones è la versione Pornosoft delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco. In questa versione non solo la storia ma anche molti personaggi hanno evoluzioni diverse da quelle letterarie ed è quindi molto probabile (a detta di Martino una certezza) che la storia che andremo a leggere fra qualche decina d'anni nel sesto libro sarà un'altra cosa. Tornando al trailer che, sulle musiche di "Wicked Game", fa il suo mestiere mostrando tutto e nulla allo stesso tempo. Qua e là ci sono comunque delle scene molto interessanti, che vanno necessariamente elencate:

Al nord la guerra continuerà senza esclusione di colpi, fra uomini scuoiati, agguati e vere e proprie battaglie campali in cui, forse, tutto verrà deciso, anche se ne dubito.

La bella regina dei draghi ridotta in schiavitù sembra tornare alla porta con i due cavalli rampanti di Vaes Dotrak la sacra città dei Dothraki. Anche se qualcosa non torna perchè, nella prima stagione, la strada che portava alla città era...

...Così!

Il ritorno di un cresciutello Brandon Stark a faccia faccia con il Re degli estranei. Molto probabilmente si tratterà comunque di un sogno onirico, visto che il giovane nordico è in piedi.Scontro aperto fra la corona e il credo Militante. L'alto passero, Tommen e tanti altri lottano per il controllo della città e forse anche di più. Fra questi c'è anche una regina Cersei piegata da lutti e umiliazioni ma non ancora spezzata. Per lei la violenza non è una scelta è una certezza.
Fratello minore di Balon Greyjoy, padre di Theon, torna probabilmente a reclamare il trono del Mare. Nel trailer lo vediamo, tra le altre cose, essere battezzato dal fratello al Dio del Mare. Il personaggio doveva avere un benda sull'occhio sinistro, ma pareva brutto.
Passiamo ora a qualcosa di più sostanzioso e interessante. Perchè vanno bene gli intrighi, le battaglie e i copulamenti vari ma una delle colonne portanti di questa serie è quel personaggio che nella scorsa stagione è perito per mano di un bambino stronzo: Jon Snow. Nel Trailer ci viene mostrato morto, parecchio morto, e quindi  si potrebbe pensare che la storia del bastardo di Eddard Stark sia bella che finita. Sia l'attore che gli sceneggiatori ci hanno detto Jon è proprio morto ma tant'è noi non ci vogliamo credere. Perchè comunque per chi è morto ci può essere un occasione per tornare in vita se nelle vicinanze c'è un prete rosso. L'abbiamo visto nelle precedenti stagioni, l'abbiamo letto nei libri e sappiamo (o meglio speriamo) che la storia di Jon Snow non può finire così. Nel trailer ci sono, per altro, alcune piccole scene che potrebbero far ancora sperare. Come, ad esempio quella finale in cui Davos Seaworth affronta alcuni Guardiani della notte con in mano lungo artiglio, come a difendere il cadavere del Lord protettore.Del resto sulla vita di Jon Snow si basa tutto un filone di teorie che vanno a collegarsi sull'altra grande novità di questa stagione, il flashback sulla Guerra del Tridente, quando i Targaryen sono stati cacciati dal trono. In due distinte scene si notano un gruppo di ragazzi sfoderare le spade e in seguito alcuni di essi affrontare un Cavaliere con il blasone dei  Targaryen sull'armatura. Quest'ultimo potrebbe essere Gerold "Il Toro Bianco" Hightower capitano delle guardie reali che nello scontro sotto la Torre della gioia, dove era rinchiusa  Lyanna Stark, insieme ad altri due confratelli era stato affrontato ed ucciso dai sette di Eddard. Cosa sia successo in quella torre, che fine abbia fatto Lyanna nemmeno noi lettori lo sappiamo, da anni aspettiamo una risposta, addirittura dal primo libro e forse finalmente dopo venticinque anni sapremo qualcosa.