La notte di Pasqua negli USA sono andati in onda il gran finale della terza stagione di The Walking Dead e il debutto della nuova season, anch’essa la terza, di Game of Thrones. Chi ha vinto la sfida a distanza tra due delle serie tv più amate e seguite del globo?
Devo anche aggiungerlo? Da qui in poi ovviamente leggete solo a vostro rischio e pericolo. ATTENZIONE SPOILER
Game of Thrones (stagione 3, episodio 1)
Un anno d’attesa, tanti promo, trailer, poster, immagini, anticipazioni e poi… Tutto qui? La terza stagione di Game of Thrones è partita in sordina, con un episodio che stende sul tavolo molte carte, molti personaggi, non tutti del tutto appassionanti, ma al momento sembra andare avanti con il freno a mano tirato. Sono sicuro che crescerà, come era già accaduto alla seconda stagione, eppure manca ormai l’effetto sorpresa che aveva reso la season 1 qualcosa di davvero nuovo e sconvolgente all’interno non solo del fantastico mondo fantasy, ma anche del panorama seriale. Non è che GOT si starà standardizzando eccessivamente?
"Non bastava che fossi nano, ora sono pure sfigurato. Ma gli autori vogliono
proprio mandarmi a una puntata di Drammi micidiali del TG di Maccio Capatonda?"
"Bocca storta io? Bah..."
Tra i personaggi nuovi è arrivato Ciaran Hinds, attore che non sopporto e da cui non mi aspetto grandi cose.Quella invece che potrebbe sparpagliare di più le carte in tavola sembra essere Natalie Dormer, attrice che con quella bocca storta possiede un fascino molto particolare e che interpreta la nuova fidanzatina del perfido Joffrey, da lei stessa definita la “Kate Middleton di Westeros”. E poi ci sono un sacco di altri che in questa season premiere non si sono manco visti. Il problema di Game of Thrones è proprio questo: ci sono persino troppi personaggi e il rischio è quello di abbozzarne una marea e approfondirne pochi. Delusione, allora? È ancora presto per parlare di delusione vera e propria però, ora come ora, tra le serie sullo stesso genere, Vikings è più appassionante di Game of Thrones. Ebbene sì, l’ho detto. (voto 7/10)
The Walking Dead (stagione 3 completa)
Pazzeschi, questi dannati zombie. Più vanno avanti, e più diventano vivi. La terza stagione di The Walking Dead è molto meglio delle prime due messe insieme. Nonostante i cambi di showrunner e di sceneggiatori e nonostante i molti personaggi odiosi sempre presenti, la serie è in miglioramento costante. Una fetta del merito va al miglior personaggione visto finora nell’intera serie. Parlo naturalmente del Governatore, un concentrato di cattiveria pura interpretato da David Morrissey, questo pacifico ometto inglese qui…
Che però per The Walking Dead è diventato così…
"Uffa, nell'uovo di Pasqua avrei preferito trovare una pistola..."
È lui ad aver dato una bella scossa alla serie e a farla sprofondare fino in fondo nel baratro della malvagità. Alla faccia degli zombie che al suo confronto appaiono persino tra i buoni della serie. La stagione 3 ci ha poi regalato delle belle soddisfazioni facendo fuori alcuni personaggi davvero insopportabili. Non mi riferisco tanto a Lori, che sì proprio Miss Simpatia non era, ma se non altro era (ed è ancora quando appare nelle visioni di Rick) gnocca. Mi riferisco soprattutto all’inutile T-Dog, e poi - SCOOP DELL’ULTIMO EPISODIO ATTENZIONE SPOILERISSIMO - Andrea. L’odiosa Andrea. A questo punto spero che facciano fuori anche Carol, quella tizia con i capelli bianchi che però credo gli autori abbiano intenzione di tenere visto che è molto più agghiacciante di qualunque zombie, e poi Carl. Il bimbominkia ammazzatutti Carl. Quanto godrò quando verrà sbranato da un’orda di zombie affamati (cioè un’orda di zombie qualunque, visto che sono sempre affamati), oppure quando si troverà di fronte al Governatore? Oltre al terzetto sopra citato, purtroppo se n’è andato anche Merle, il mitico Merle, la cui scomparsa ci ha regalato uno dei momenti più toccanti della stagione. E poi vabbè, è morto anche Milton, ma di lui a nessuno frega niente."A me puoi dirlo, Michonne: non sono i tuoi veri capelli quelli.
Indossi una di quelle parrucche da Gullit che andavano negli 80s, giusto?"
E segnalo infine che non ho ancora capito la forza di questa serie. I dialoghi? Ce ne sono persino troppi. Alcuni logorroici.
Le sceneggiature?
Qualche episodio è piuttosto originale, altri sono riempitivi. I personaggi? Bah, anche se ne fanno fuori qualcuno, non è che si senta troppo la loro mancanza. Gli zombie? No di certo. Sono giusto un pretesto. E allora, qual è la grande forza di The Walking Dead? Forse il fatto che più la guardi, e più ti rendi conto che il mondo in cui vivi non è poi così male, al confronto. Ci sarà anche la crisi, non ci sarà un Governo (e per fortuna nemmeno un Governatore), ma se non altro non ti devi guardare sempre alle spalle perché uno zombie può trasformarti nella sua cena o perché un bimbominkia come Carl ti vuole piantare un proiettile nel cervello.