Continua l'espansione della casa francese in Africa
Gameloft, leader nella distribuzione di giochi digital e social, continua la sua espansione nel mercato africano con l'apertura di un nuovo ufficio commerciale in Nigeria. Tramite questa mossa, Gameloft intende rafforzare la sua presenza nel settore africano delle telecomunicazioni mobile, che è in continua e rapida espansione.
L'Africa è la regione più dinamica per quanto riguarda la telefonia mobile, elemento che ha reso il continente il terzo mercato globale più ampio per numero di sottoscrizioni. Presente a Johannesburg dal 2012, Gameloft continua la sua crescita in Africa, dove negli ultimi 4 anni ha registrato una crescita di fatturato pari al 536%. Questa crescita esponenziale può essere spiegata in parte col numero di partnership siglate con operatori e produttori di telefoni cellulari locali. Nel 2013-14, l'afflusso di smartphone e tablet di fascia bassa (Android e Windows) ha fornito a Gameloft una nuova opportunità per sfruttare la sua esperienza in questo segmento incrementando la sua quota di mercato in Africa.
"L'apertura di un nuovo ufficio commerciale in Africa ci consentirà di trarre vantaggio dal potenziale di un mercato che già adesso comprende più di 367 milioni di utenti" ha sottolineato Vincent Brezillon, Sales Director Africa di Gameloft. "Il successo che abbiamo avuto sin dall'apertura dell'ufficio di Johannesburg e l'incremento di vendite in Africa negli ultimi due anni giustificano pienamente l'apertura in Nigeria, che è considerata la prima economia africana. Inoltre, la nostra presenza in loco faciliterà le interazioni con i nostri partner attuali e futuri."
In Africa, Gameloft collabora già con numerosi operatori di prestigio tra cui MTN, Orange, Vodafone, Safaricom, Ooredoo ed Etisalat, grazie ai quali l'azienda può essere presente in quasi tutte le nazioni del continente africano (Sud Africa, Nigeria, Egitto, Ghana, Costa d'Avorio, Marocco, Algeria ...). A breve, altri partner di importanza cruciale sigleranno accordi con Gameloft aiutandola a raggiungere altre nazioni africane come l'Etiopia e la Tanzania.