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Gamepad e videogiochi: come si è evoluto il sistema di controllo negli anni

Creato il 16 dicembre 2013 da Andy04 @stilegamesnews

Schermata 2013-12-09 alle 14.01.16 Quando si parla di videogiochi, vengono subito in mente le console come Playstation ed Xbox oppure il PC, trattandosi dei sistemi d’intrattenimento videoludico più diffusi nelle case di tutto il mondo. Ma se in ambito PC il sistema di interazione tra giocatore e dispositivo tramite il controllo mouse-tastiera non è affatto cambiato in tutti questi anni, la stessa cosa non si può dire per il mercato delle console domestiche.

Ad ogni salto generazionale ci si trova di fronte a delle console che, oltre ad essere sempre più performanti, offrono giochi con gameplay sempre più complessi e ricchi di funzionalità i quali devono essere trasferiti a “portata di mano” del giocatore tramite joystick. La periferica di gioco per antonomasia, detta anche controller, ha cambiato spesso pelle dalla sua prima apparizione, cosi tanto che stilare un elenco di joypad completo richiede un certo impegno.

Alla nascita dei videogiochi, esistevano esclusivamente dei controller rudimentali che gestivano le limitate possibilità di gameplay. Avete presente il gioco Pong? Oppure Pac Mac? Una manopola rotante o una piccola leva per lo spostamento del personaggio o dell’oggetto nello spazio virtuale erano più che sufficienti per garantire un po’ di divertimento diverso dal solito.

Ma gli anni passano per tutti, anche per i videogiochi, ed ecco quindi che Nintendo, intorno alla metà degli anni ’80, decide di commercializzare in tutto il mondo il suo Entertainment System, per gli amici NES. Nel Sol Levante la console venne lanciata con il nome FamiCom (neologismo per Family Computer), per portare i videogiochi all’interno delle mura di casa e renderli accessibili a tutta la famiglia.

La forza del NES, oltre al parco titoli che comprendeva giochi più evoluti dal punto di vista grafico e del gameplay (Super Mario Bros, The Legend of Zelda, Castlevania e Metroid), era l’innovativo gamepad dotato di croce direzionale e due tasti frontali per una migliore gestione del gioco. Fu una vera e propria rivoluzione nel settore dell’intrattenimento.

In principio fu il NES e successivamente un susseguirsi di battaglie commerciali a colpi di nuovi modelli tra Nintendo ed i concorrenti, con più o meno successo, con cui è stato conteso il mercato delle console di gioco nel corso degli anni: stiamo parlando naturalmente di SEGA,NEO-GEO,Amiga e delle più recenti Sony e Microsoft.

Nel corso degli anni, il gamepad ha aumentato a dismisura il numero di pulsanti presenti, è stato dotato di levette analogiche, di motori a vibrazione ed infine di sensori giroscopici. Ma fu sempre Nintendo a rivoluzionare il mercato ed alzare l’asticella quando, al Tokyo Game Show 2005, il CEO di Nintendo Satoru Iwata ha presentò alla stampa il controller senza fili della console Nintendo Wii. Per la prima volta, venne abbandonato il classico design del joypad, per abbracciare quello di un comune telecomando. Era nata l’era del motion gaming.

E adesso? La moda del motion gaming è in parte scemata ed i videogiocatori sembrano preferire i gamepad tradizionali. Non è un caso che le neonate console Playstation 4 e Xbox One siano dotate di controller di ultima generazione che in realtà sono un’evoluzione diretta dei precedenti modelli. E Nintendo? Con la sua console Wii U ha deciso di rischiare ed innovare ancora una volta, proponendo un tablet gamepad dotato di secondo schermo. La funzionalità è senza dubbio interessante, adesso sta agli sviluppatori di videogiochi sfruttarla a dovere.


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