(Gangster Squad)
Regia di Ruben Fleischer
con Josh Brolin (sergente John O’Mara), Ryan Gosling (Jerry Wooters), Sean Penn (Mickey Cohen), Emma Stone (Grace Faraday), Nick Nolte (Bill Parker), Mireille Enos (Connie O’Mara), Anthony Mackie (Coleman Harris), Giovanni Ribisi (Conway Keeler), Robert Patrick (Max Kennard), Michael Peňa (Navidad Ramirez), Jon Polito (Jack Dragna).
PAESE: USA 2015
GENERE: Fantascienza
DURATA: 120′
Los Angeles, 1949. La realtà storica: ebreo di origini ucraine, il gangster Mickey Cohen si prepara a conquistare Los Angeles lasciandosi dietro una scia di cadaveri. La finzione filmica: una squadra di poliziotti incorruttibili, guidata dal roccioso sergente O’Mara, gli da una caccia serrata, anche utilizzando metodi poco ortodossi.
Tratto da una serie di racconti di Paul Lieberman pubblicati sul Los Angeles Time (ispirati – molto liberamente – alle gesta di Cohen), è uno dei pochissimi film gangster “puri” degli ultimi vent’anni. Anche uno dei più riusciti. Personaggi originali, ambientazione fascinosa, ritmo indiavolato e – soprattutto – un intelligente ed implicito sotto testo metacinematografico: senza cinefilia compiaciuta, senza gusto della citazione fine a se stessa, Fleischer fa un film sul cinema americano degli anni ’40 riprendendone stereotipi e stilemi e dimostrando che funzionano ancora. Non è un film sui gangster, è un film SUL gangster, sul genere cinematografico. Un’operazione fine a se stessa? Forse, ma è la stessa che, cinquant’anni fa, svolse un signore italiano con il western. Come già aveva dimostrato Michael Mann con lo strepitoso Nemico Pubblico, il digitale si sposa alla perfezione al genere: le scene d’azione raggiungono un dinamismo invidiabile, e lo stile ruvido e semi documentario ne accentua il realismo. Il canovaccio non è originalissimo (con ben più di un punto di contatto con The Untouchables), e non manca qualche eccesso estetizzante a livello formale (come l’abuso di ralenti), ma il film è assolutamente godibile, molto superiore alla media degli action movie polizieschi degli ultimi anni. Attori azzeccati e (palesemente) divertiti a scimmiottare i divi (e le dive) della Hollywood classica.