Bagnato dal mare su tre lati, occupa quello sperone di terra che ben si distingue sullo stivale d’Italia. Il promontorio del Gargano ha una storia antica che risale al Paleolitico ed è stato sede di numerose battaglie per la conquista del territorio da parte dei romani, bizantini fino a giungere all’epoca borbonica passando per i normanni. Il suo mare cristallino è noto a molti ma il Gargano non è solo spiagge e divertimenti balneari, è molto di più.
Vico del Gargano guarda il mare dall’alto della collina su cui è arroccato, è annoverato tra i borghi più belli d’Italia e rappresenta il luogo perfetto in cui soggiornare per andare alla scoperta della zona. Costituisce il cuore del parco naturale del Gargano e comprende nel suo territorio la maggior parte della Foresta Umbra, che prende il nome dal latino con il significato di ‘ombrosa’. Tipico di questa foresta è l’albero del tasso, le cui radici tendono a soffocare la vegetazione circostante, motivo per cui vive in solitudine. Da questa pianta si ricava la tassina, un veleno mortale con effetto narcotico e paralizzante sull’uomo e su alcuni animali. Una leggenda racconta che Federico II di Svevia usasse questo veleno per uccidere le sue amanti.
Il reportage completo è pubblicato su Latitudeslife.