Ha appassionato molti il video di presentazione di Carlo Chiariglione, militare in Piemonte ma attivista del Movimento 5 Stelle di Roma. Nella città capitolina si sono moltiplicate, in questi giorni, le candidature per concorrere come sindaco all'interno delle liste del Movimento e tra queste è emersa in particolare la richiesta di un personaggio alquanto singolare.
Non che gli altri candidati del M5S pecchino di originalità, per carità, ma la candidatura di Chiariglione ha riscosso una certa popolarità in quella rete che il partito politico di Beppe Grillo dice di conoscere bene, al tal punto da diventare "virale".
Gestualità artificiose e pari a quelle di un androide in esposizione presso una fiera della robotica, un maglione a dolce vita e un evidente ritratto di Garibaldi alle spalle hanno attirato l'attenzione di tanti internauti, che non si sono neppure lasciati sfuggire quel passaggio nel discorso dove Chiariglione non esita a definirsi " incorruttibile e irricattabile" con tanti saluti al dizionario italiano che sembra pensarla diversamente.
Un successo accompagnato da un plebiscito di preferenze direte voi? Non proprio, perchè il militare ha dovuto dire addio alle sue ambizioni ancor prima di mettersi in gioco. In un secondo video Chiariglione, dove appare sinceramente rabbuiato ma non per questo privo del suo charme, annuncia che " per una sopraggiunta incompatibilità con la dirigenza del MoVimento 5 Stelle ritengo conclusa la mia brevissima collaborazione con lo stesso, ritirando la mia candidatura a sindaco di Roma come comunicato stanotte alle 2:30".
¿Por qué? " Io non sono corruttibile e non sono ricattabile", ripete, " per questo risulto scomodo a tanti, io non scendo a compromessi né rinnego la parola data. Questo è un elemento imprescindibile dalla mia persona e dalla divisa che indosso da 22 anni con dignità e onore. La mia scelta di candidarmi a Sindaco di Roma non era nata per fame di denaro, gloria o visibilità, ma solo per la mia convinzione di poter governare la città come dovrebbe fare un buon sindaco".
Garibaldi fu ferito, fu ferito ad una gamba. Garibaldi che comanda. Che comanda il battaglion. Al buon Carlo Chiariglione auguriamo di continuare ad esprimere la sua indiscussa abnegazione con addosso quella divisa che onora ormai da tanti anni.
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