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Sul finire del 1800, vicino al confine col Messico, lo sceriffo Pat Garrett è alla ricerca del bandito William Bonney, meglio noto come Billy the Kid. Nell’aria c’è uno strano senso di déjà-vu e un odore di carne in putrefazione: per colpa (o per merito, sta a voi decidere!) di un sortilegio a opera della vecchia strega che Charlotte – la moglie di Billy – chiama mama Cecilia, i morti ritornano dalle loro tombe e camminano sulla terra, proprio come i vivi. Perché déjà-vu? Perché il nostro Garrett ha già ucciso Billy in passato, solo che adesso anche il suo ex socio in scorribande e omicidi ha deciso di ritornare dall’aldilà e quindi va fermato una seconda volta (da qui il titolo dell’opera).Pat e Billy, in un tempo in cui erano amici e “colleghi”, avevano messo a ferro e fuoco tutto il territorio al confine con il Messico per conto di Chisum, proprietario terriero senza scrupoli, il quale, senza pensarci due volte, aveva assoldato la terribile coppia per fare piazza pulita della concorrenza. E i due, tra una pistolettata e una cavalcata, avevano fatto il lavoro, anche con troppo zelo. Billy, il più giovane e ingenuo dei due, indomabile e meno navigato, aveva continuato a uccidere anche dopo che Chisum si era alleato con i federali e aveva deciso di smettere con le scorrettezze a viso aperto. Per questo il loro ex datore di lavoro ordina a Garrett di tradire e di uccidere il suo amico e Pat, diventato nel frattempo sceriffo, compie anche l’ultimo lavoro – pagato davvero bene – per Chisum e uccide a tradimento Billy, il quale, ora che è tornato dal regno dei morti, grida vendetta. Questo è l’antefatto.
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A voi scoprire tutti rimandi letterari e cinematografici (chi ha detto Romero?!) che il RRobe ha inserito in questo romanzo a fumetti, tutto pervaso di una forza narrativa esplosiva. I disegni di tutti e tre gli artisti coinvolti (Burchielli, Cucina e Dell’Edera) sono brutali, oscuri, sporchi e trasudano dolore, proprio come tutti protagonisti di questa storia (per altro caratterizzati in modo straordinario dall’autore romano) e proprio come il mondo immaginario (ma non troppo) in cui agiscono. Di indicibile, struggente e brutale passione è il triangolo tra Pat, Billy e Charlotte, un tempo moglie del secondo, poi donna del primo e infine compagna di un terzo incomodo legato al passato di Pat. Una passione che va oltre la morte, tanto che il buon Billy arriva a dire (a p. 157), al suo compagno pelleossa Miguel, «È l’amore, e non la ragione, che è più forte della morte, amico mio». Notevole, non c’è che dire. «Tutte cazzate», risponde sdegnato il compare. Altrettanto notevole, certo. Sincero e sempre caratterizzato dal rispetto reciproco e dalla solidarietà di un tempo, il rapporto tra i due protagonisti: Pat e Billy si inseguono a vicenda, per 190 pagine, per ammazzarsi a vicenda ma, nonostante le tante occasioni – da una parte e dall’altra – ogni volta prevale l’antica amicizia e cade l’idea dell’omicidio (che sarebbe suicidio: la morte fisica dell’uno comporterebbe la morte spirituale dell’altro, come dimostrato dall’abisso di perdizione e di vuoto nel quale si trova a naufragare Pat dopo la prima uccisione di Billy).
Un classico moderno. Non lasciatevelo sfuggire. Recchioni al suo meglio.RolandoVeloci
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“GARRETT. Ucciderò ancora Billy the Kid”
SERIE: Cosmo Serie Nera
NUMERO: 7
DATA: marzo 2014
COSMO EDITORE
SOGGETTO e SCENEGGIATURA: Roberto Recchioni
DISEGNI E CHINE: Riccardo Burchielli, Cristiano Cucina, Werther Dell’Edera COPERTINA: Riccardo Burchielli e Lorenzo De Felici