Garth Ennis: nessuna pietà agli eroi – presentazione

Creato il 07 luglio 2013 da Lospaziobianco.it @lospaziobianco
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Nel 2010 collaboravo con Edizioni XII, meteora editoriale milanese che nel breve periodo in cui si affacciò al mercato seppe produrre dei titoli molto interessanti di genere horror, weird e fantascientifico (uno fra tutti: I Vermi conquistatori di Brian Keene, romanzo apocalittico in cui si descrive il risveglio di creature ancestrali dopo un’alluvione biblica).

L’anno precedente avevo pubblicato con loro Frank Miller – Matite su Hollywood e il favorevole riscontro di pubblico e critica aveva fatto sì che mi venisse assegnato il ruolo di responsabile della collana China & Grafite dedicata alla saggistica sui comics. Decisi allora di dedicarmi a un altro autore che amavo e seguivo da tempo, Garth Ennis, autore di capolavori (post)moderni come Preacher e un ciclo indimenticabile di Hellblazer. Ben presto mi resi conto di aver sottostimato la produzione monumentale dello sceneggiatore irlandese e mi affidai ai potenti mezzi della rete per reclutare un gruppo di collaboratori.

Ho avuto la fortuna di trovare disponibili alcune delle firme più interessanti della critica, come Cristiana Astori, Ivan Baio, Alessandro Bottero, Sergio Calvaruso, Simone Corà, Marcello Durante, Max Favatano, Davide Morando, Giuseppe Palmentieri, Paolo Parachini, Antonio Rubinetti, Elvezio Sciallis, Luigi Siviero e smoky man, responsabile della splendida gallery ad opera di Vincenzo Acunzo, Francesco Biagini, Mirko Benotto, Giancarlo Caracuzzo, Massimo Dall’Oglio, Dany & Dany, Werther Dell’Edera, Carmine Di Giandomenico, Luca Enoch, Alberto Lingua, Gianluca Maconi, Alberto Pagliaro, Armando Rossi e Claudio Stassi.

Adesso, a distanza di tre anni dall’uscita e in seguito alla chiusura della casa editrice, io e gli autori abbiamo deciso di donare quest’opera alla comunità dei lettori on-line, grazie al sito lospaziobianco, iniziando la pubblicazione a partire dalla premessa originale:

Garth Ennis nasce a Holywood, in Irlanda Del Nord, il 16 gennaio 1970, mentre gli attentati terroristici e la guerriglia urbana fra cattolici e protestanti spingono il governo britannico a prendere provvedimenti durissimi nei confronti della popolazione irlandese (fino al bloody sunday del 1972). Il giovane Ennis cresce nel periodo più drammatico di una vera e propria guerra civile e questo clima di tensione influenzerà lo stile e le tematiche delle sue storie.
Appena ventenne, dopo un interessante esordio con la casa editrice Fleetway, per cui scrive Troubled Souls e For a Few Troubles More a puntate sul mensile Crisis – due storie che sviluppano proprio il tema della questione nordilandese –,  e alcuni episodi di Judge Dredd su 2000 ad, sbarca negli usa sostituendo il connazionale Jamie Delano alla guida di Hellblazer, alzando la qualità della serie e dimostrando subito le proprie capacità al direttivo dell’etichetta Vertigo (di proprietà della DC Comics). Ennis diviene ben presto uno degli sceneggiatori più apprezzati dell’editore americano, che gli affida The Demon, anche qui in sostituzione di un altro inglese: Alan Grant. Ma nonostante la nuova caratterizzazione del personaggio, più adulta e meno farsesca della precedente, la serie chiude i battenti con il numero 59, giusto il successivo all’ultimo scritto dal giovane irlandese (che, nel secondo Annual, aveva creato un personaggio che avrebbe avuto migliori fortune: Hitman). Nel 1995, dopo l’esperienza su Hellblazer e The Demon, e in contemporanea all’uscita di Goddess – serie scritta poco dopo l’ingresso in DC, ma pubblicata qualche anno dopo a causa della lentezza del disegnatore britannico Phil Winslade – i tempi sono maturi per tentare un azzardo in coppia con Steve Dillon: Preacher. Prima però c’è giusto il tempo di una collaborazione con la concorrenza, e per Marvel Comics Ennis firmerà infatti The Punisher Kills the Marvel Universe

Le vicende del predicatore scalano le classifiche di vendita con una velocità sorprendente, a tal punto da mettere la serie a riparo da censure e sospensioni, e Preacher diviene il titolo di punta della Vertigo. Inevitabile, ormai, un aumento dei progetti: sempre per dc, nella seconda metà degli anni Novanta, lo sceneggiatore irlandese lavorerà a Hitman, Batman [1]  e alle mini Unknown Soldier ((Per l’etichetta Vertigo.)), Pride & Joy e Bloody Mary ((Entrambe per l’etichetta Helix.)), ma anche all’esterno del colosso il lavoro non manca, dal crossover Medieval Spawn/Witchblade (Top Cow Comics) a Dicks (Caliber Press), passando per la mini Shadow Man (Acclaim Comics) e all’impegno su The Darkness (ancora Top Cow),

Le storie partorite dalla mente nera dello sceneggiatore di Holywood divengono ben presto fenomeno di culto per la sua crudezza e il taglio adulto della narrazione, e nel 2000 Marvel Comics affida all’autore appena trentenne il Punitore, personaggio ormai dato per spacciato dopo diversi tentativi di rilancio. Ennis riesce nell’impresa e riporta Frank Castle ai fasti degli esordi, e nel frattempo si dedica a numerosi progetti “minori”, tutti destinati a diventare successi: Just a Pilgrim, le War Stories, The Pro, Fury

La lista è ancora lunga, scopritela con noi.

Note:

  1. Alcuni numeri della serie Legends of the Dark Knight. [↩]

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