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Gatti, cani e Berlusconi

Creato il 31 marzo 2014 da Gaetano61
Gatti, cani e Berlusconi
Dopo aver letto un libro di Madre Teresa di Calcutta, per le elezioni europee Berlusconi punta sul sentimento che lega gli italiani al loro cane o al loro gatto, a conferma che le strategie elettorali sono davvero inimmaginabili (o forse, visto il proponente, pienamente immaginabili). Personalmente ho un gatto: osservandolo ho imparato il valore dell'autonomia e dell'indipendenza, se un gatto non vuole "filare" la persona con la quale vive, non serve insistere, sarà lui, quando e come vuole, che si avvicinerà. Immagino che chi viva con un cane, sperimenti una fedeltà e una riconoscenza completamente gratuiti. Due modi di essere (dei gatti e dei cani) che, in modo diverso, dovrebbero essere sufficienti a non farsi incantare da certe sirene.
P.S. Non ho voluto fare parallelismi tra cani, gatti e scelte politiche, è innegabile che esista una trasversalità; chi tenta di associare le due cose è, invece, Silvio!

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