E’ stato un Mondiale da fuochi d’artificio: dinamico, duro ma veloce, selettivo ma tattico. Sicuramente da interpretare con la cura del certosino.
Un mondiale che ha visto Oscar Gatto migliore degli azzurri (tredicesimo) con un brutto taglio al ginocchio destro rimediato in una rovinosa caduta a 80 km dall’arrivo che ora mina il finale di stagione del leader giallo – fluo. Luca Scinto è al lavoro con Daniele Tarsi (Medico della squadra) per valutare a fondo il problema: “Sono felice della performance di Gatto al Mondiale. A ventisette anni, ha finalmente raggiunto l’obiettivo di correre da titolare in Nazionale e ha dimostrato a tutti di esserci nelle corse che contano – spiega il “Pitone” – ha fatto una bellissima corsa. Se devo essere critico, gli rimprovero di aver girato troppo indietro alla curva sotto al Cauberg dell’ultimo passaggio. Rivedendo le foto mi rendo conto che c’erano già diversi buchi e lui per rimontare ha fatto uno sforzo incredibile, con cui sarebbe potuto rimanere con Valverde. Peccato, un’occasione sciupata (…) Ma vedendo l’entità del danno al suo ginocchio, mi rendo conto anche conto che é stato davvero grande. Ha fatto un finale di corsa con grinta, dimostrando di avere doti su percorsi vallonati e di esserci sulle lunghe distanze”.
A proposito del ginocchio, finito il Mondiale é ufficialmente iniziata la corsa al recupero: “Aspetto di vedere Gatto appena rientra – spiega Daniele Tarsi, medico del team Farnese Vini Selle Italia – per valutare le terapie e i trattamenti da fare. Ho sentito il mio collega Giammattei e mi ha descritto bene la situazione. Ha una brutta ferita, speriamo di recuperarlo in tempo per le ultime corse di stagione”. Ultime corse di prestigio, per altro: Gatto dovrebbe essere al via di Gran Piemonte, Lombardia, Coppa Sabatini e Beghelli. Tutte corse a rischio se non ci sarà modo di far rientrare l’infortunio in tempo.