Magazine Società

Gatto morto, gatto vivo

Creato il 01 ottobre 2012 da Andreapomella

Gatto morto, gatto vivo

Domenica mattina sono andato in un negozio di giocattoli. Il negozio sta vicino casa mia, per arrivarci bisogna giusto attraversare qualche strada. Non pioveva, ma era come se piovesse, perché l’aria era impregnata di un’umidità da foresta pluviale e c’era un caldo marcio. Lungo la strada, cento metri prima del negozio di giocattoli, ho visto un gatto morto, stava rannicchiato accanto alla ruota anteriore di una Peugeot. Era un bel gattone grigio, ed era così immobile che ho pensato che la morte è soprattutto questo, la morte è una fissità da cui non ci si riprende. Dopo aver formulato questo teorema ho tirato su col naso per farmi affluire al cervello l’odore putrido della morte, ma non è affluito altro che la puzza di asfalto bagnato e il tanfo di un cassonetto piazzato davanti al marciapiede. Quindi sono entrato nel negozio di giocattoli e ho fatto quel che dovevo fare. Quando sono uscito sono passato di nuovo dove c’era il gatto morto, stavolta però il gatto era vivo, si stiracchiava dolcemente le zampine tremando in tutto il corpo di una goduria pacifica. Sono stato contento che il gatto fosse vivo, perciò ho apportato una piccola variazione al mio teorema: la morte è una fissità da cui ci si riprende.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazine