Elvis Lucchese per il Corriere Veneto
La campagna elettorale per la presidenza della Fir entra nel vivo. Mentre l’ultimo Consiglio federale della palla ovale ha fissato il voto per il 15 settembre, oggi è la volta della prima visita in Veneto da parte di Alfredo Gavazzi, l’erede designato dal numero uno uscente Giancarlo Dondi, in carica dal 1996.
L’occasione è significativa, visto che proprio nella regione leader del movimento ha preso forma l’alternativa allo status quo, con un cartello formato dai quattro club di Eccellenza a sostegno della candidatura del trevigiano Amerino Zatta, numero uno del Benetton rugby. Il primo obiettivo del presidente dei Leoni biancoverdi è quello di riuscire a compattare il Veneto, che si è sempre presentato diviso alle elezioni. La regione, infatti, non ha mai espresso un presidente della Federugby. Da parte sua Gavazzi ha un intenso
programma di incontri con le società: oggi a Mestre, giovedì a Rovigo, martedì prossimo a Verona. E si dice certo della fedeltà alla cordata di Dondi di un buon numero di club della regione.
«Il 40 per cento delle società venete sta con me — dice Gavazzi — ho ricevuto la fiducia anche da parte di Bullo e Costato del Rovigo, che pure ufficialmente ha dichiarato di sostenere Zatta. Sono dalla nostra parte anche la Liguria, la Toscana, il Lazio. Ho almeno l’85 percento della Lombardia, mentre l’Emilia sta tradizionalmente con Dondi. Il programma lo definirò assieme alle società al termine di questa serie di incontri in tutta Italia, dove mi presento da solo: conosco bene il rugby e non ho bisogno di consulenti».
Quest’ultima è una chiara frecciata a Zatta, che in campagna elettorale risulta inseparabile da Vittorio Munari. Tra gli invitati dell’incontro di Mestre, stasera, c’è anche lo stesso Benetton. «Deciderò se andare in base ai miei impegni — spiega Zatta — non avendo un
progetto, non so cosa avrà da dire Gavazzi…».