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Gavino Puggioni, un usignolo di emozioni al tramonto.

Creato il 25 marzo 2012 da Rosebudgiornalismo @RosebudGiornali

Gavino Puggioni, un usignolo di emozioni al tramonto.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Verso Capo Caccia

In quel sentiero polveroso
avvolto da macchie colorate
di ginestre imbiondite
mi sono apparsi
luccicanti
i bagliori vermigli
dell’imminente tramonto

e mi sono innamorato

*************

Il violino di pietra

Quel violino di pietra
scura come il mogano
che vibra tra melodie e incanti
da Mozart a Schumann
è ancora mio

Però anche le pietre suonano
se diventano amiche
Sono composte, irrazionali,
impenetrabili
ma riconoscono le mani
e le dita che le regolano
e allora regalano carezze

Musicalità acerbe e dolci
ancestrali e segrete
consentite a poch
nell’intelletto.

Quel violino è ancora mio
in tutti i suoi attacchi
I suoi toni
e le sue vibrazioni

Una pietra leggera

Gavino Puggioni, un usignolo di emozioni al tramonto.
su di esso
si è adagiata
per il silenzio del dolore

Per il silenzio
non dell’anima
non della musica
non di Alessandro

Quel violino è ancora mio
nostro
e di tutti.

*************

Lontano

Sigarette consumate

Gavino Puggioni, un usignolo di emozioni al tramonto.
cenere sopra cenere
dentro un libro
d’altri tempi

Lontano
lontano miglia
di pensieri sbiaditi
scrittura ossessiva

alla ricerca
di parole nuove
in un passato remoto
nei meandri di ricordi

di maree imbiancate
da amori vissuti
e dalla memoria
cancellati

per sempre

*************

Pietre millenarie

Una barca sottratta al vento
nel rigurgito di spelonche bocche
pietre millenarie
anfratti di aquile
e alghe putrescenti

Assenti i remi per il fuoco
i suoi legni feriti
ballano
e l’onda li coccola
muta

L’albero maestro
a metà
non si preoccupa
guarda al cielo
e sfida altri orizzonti
che non verranno

*************

Onde gentili

Ho ascoltato il mare
di sera
Respiro dagli abissi
vicinanze lontananze
e parlavano

E le sue onde
ad una ad una scorrevano
gentili sul mio corpo
Mani velate
di incanti infiniti
dove la terra non è.

*************

La solitudine del gabbiano

Le finestre vetuste
martellate
dal vento salmastro
Occhi stanchi
in preda all’angoscia
del tempo fermato

Un gabbiano abituato
a quel quadro
cerca sguardi altri
Umana è la solitudine
che lo consuma
nel cielo in libertà

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Postfazione di Rina Brundu

A Gavino Puggioni

Conserva

Sempre

Nel cuore

Nell’anima

Questo tuo tocco delicato

Questo tuo sentire

Poetico

Lirico

Artistico

Ispirato

 

Conserva

Sempre

Nel cuore

Nell’anima

Questo tuo tesoro perfetto

Questo tuo spirito

Semplice

Franco

tremendamente schietto

 ——————————– BREVE BIO DI GAVINO PUGGIONI ——————————————————-

Poeta e scrittore sassarese. Alcune sue poesie sono state pubblicate già in alcune antologie del 1958-59 dirette da Ernesto De Leo, poeta e animatore della Editrice Musicale Letteraria “Il Sole D’oro” di Genova. Altre poesie, negli stessi anni, pubblicate da riviste e giornali di cultura poetica de ”L’Approdo del Sud” di Napoli. E in quel periodo giovanile, dai 17 ai 21 anni, scrive 96 poesie dedicate al suo essere, alla sua terra, a chi vi lavora, nel bene e nel male.
Scrive anche undici racconti “tristi” e nostalgici e tutto questo rimane custodito per otto lustri, prima su quaderni scolastici e poi da questi trasferiti su fogli di A4, aiutato dalla sua vecchia lettera ventidue.
Dopo una lunga parentesi di lavoro, nel 2001, riprende a scrivere con lena e amore per il tempo passato pur vivendo il presente e guardando al futuro.

Nel 2003 pubblica FINAGLIOSU raccolta delle prime prove di scrittura, arricchita da due nuovi racconti dedicati, uno, alla memoria e l’altro alla storia.

Nel 2004, sempre per i tipi della Magnum Edizioni, da alle stampe L’ARCOBALENO IN GIARDINO, poesia e piccola prosa che rivelano l’animo del poeta, tra ricordi, realtà e speranze di una vita vissuta ed intensa.

Nel 2007, sempre per lo stesso Editore, pubblica NEL SILENZIO DEI RUMORI, biografia dei battiti del suo cuore, della sua anima, dell’uomo che ama, che esalta e difende l’amore per tutti, in particolare per i bambini, per i bambini
del mondo, ai quali dedica delicatissime poesie. Collabora al quindicinale di politica e cultura IL SASSARESE e per quattro anni ha scritto e collaborato alla rivista di cultura LA FRISAIA

Ha partecipato ad alcuni concorsi letterari nazionali ed internazionali di Poesia ottenendo lusinghieri risultati.
Nel 2005 una “segnalazione di merito” alla 17° Edizione Nazionale del  PREMIO LETTERARIO ARBORENSE con pubblicazione della silloge. Nel 2007 2° classificato al PREMIO NAZIONALE DI POESIA CIFA.ONG- Torino
(aiutare i bambini ci fa bene) con pubblicazione della poesia “Aspettando” nell’Antologia del Premio.
Nel 2007 segnalazione al PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA NOSSIDE di Reggio Calabria
Nel 2008 ancora una segnalazione al PREMIO INTERNAZIONALE DI POESIA NOSSIDE di Reggio Calabria
Ancora nel 2008 è risultato tra i dieci finalisti al Premio Nazionale di Poesia VALLE DELL’ANIENE, in collaborazione con l’Editrice Pagine di Roma. Nel 2009 è presente nell’AGENDA DEL POETA 2009 edita da Pagine di Roma
dedicata ad Amelia Rosselli.
Finalista al 1° Premio Letterario Nazionale PANTA REI 2009. Segnalazione con recita al concorso “Ideare l’avanguardia” di Sassari, dedicato al Futurismo. A dicembre 2009 è presente nell’Antologia PAROLE IN FUGA, volume 6, edita da Aletti Editore.

Visita anche il suo nuovo blog, Gironzolando tra le nuvole.


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