Gay Pride 2012 a Berlino

Creato il 24 giugno 2012 da Riccardomotti @RiccardoMotti1

Ieri 23 Giugno la città ha ospitato il Gay Pride 2012, l’evento più importante dedicato alla numerosa comunità queer tedesca che, come avviene da molti anni, ha colorato le strade del centro cittadino. La giornata si presenta ricca di appuntamenti diversi dedicati al tema, i più importanti dei quali sono la grande parata che da Friedrichshain-Kreuzberg ha raggiunto il Reichstag e la festa delle drag queen che ha pacificamente occupato Oraninestrasse, cuore pulsante di Kreuzberg.

Il corteo parte in leggero ritardo da Gitschinerstrasse e si muove lentamente in direzione Ovest, per poi svoltare a Nord sulla Wilhelmstrasse: è una pacifica invasione che sfila per le vie del centro, coinvolgendo spettatori e turisti in un ballo collettivo ispirato dalla musica che i vari carri diffondono. Oltre alla comprensibile voglia di festeggiare, c’è anche un intento più profondo che agita l’animo di questa manifestazione, ovvero l’invito ad esprimere la propria essenza rivolto a tutti i partecipanti. L’evento è organizzato dalla comunità gay, ma in nome della tolleranza è aperto a chiunque senta la necessità di esprimere in pubblico quegli impulsi alla trasgressione che, solitamente, vanno incontro ad una mancata accettazione da parte della società civile, abituata ad un certo canone di decenza. Per questo il corteo è affollato da drag queen, maschere, nudisti ed ogni tipo di travestimento che si possa immaginare.

I carri sono tematici, di volta in volta sponsorizzati da riviste di settore ed organizzazioni con o senza scopo di lucro: tra questi, mi ha particolarmente stupito vedere un carro finanziato dal Vivantes, uno dei più importanti ospedali della città. Sembra che da queste parti il richiamo dell’attenzione a proposito delle tematiche legate alla salute non sia solo un buonismo di facciata, ma rispecchi una sincera volontà di informare sui rischi delle malattia sessualmente trasmissibili, ancora troppo diffuse e sulle quali c’è ancora cattiva informazione.

Tra i vari carri si possono notare quelli, a pedali, del partito dei Pirati, che con un bel manifesto ricorda il suo impegno a favore del riconoscimento dei diritti delle coppie di fatto, e quello del partito liberale, che da alcuni anni trova nella comunità gay tedesca un buon bacino elettorale.

A parte queste eccezioni, la sfilata è comunque caratterizzata da un’anima goliardica e carnevalesca più che politica, e si punta a divertire più che ad informare. Tuttavia, è stata molto bella l’idea di assaltare pacificamente il Reichstag, punto di arrivo della manifestazione. Fa un certo effetto vedere il prato antistante al parlamento pieno di bandiere arcobaleno, se si pensa alla dura repressione che i nazisti operarono ai danni della comunità omosessuale tedesca, che fino agli anni ’30 era, soprattutto a Berlino, una delle più emancipate in Europa.

La festa è proseguita successivamente a Kreuzberg, dove la manifestazione organizzata dalle drag queen è stata un’ottimo pretesto per organizzare una grande festa popolare, che nel quartiere multietnico è la specialità della casa. Si è bevuto e ballato per tutta Oranienstrasse, mentre il palco ospitava varie esibizioni di artisti dilettanti e professionisti che si sono concluse verso la mezzanotte, quando la polizia ha pacificamente posto fine alle velleità di ulteriori festeggiamenti che ancora erano presenti tra la folla che occupava la strada. Niente da fare tuttavia: chi voleva festeggiare ancora si è visto costretto a recarsi in uno dei tanti locali che offrivano serate a tema.

Riccardo Motti


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