Nuovi venti di guerra tra Palestina ed Israele:
L’operazione avviata ieri dalle forze armate israeliane si chiama “Pilastro di difesa” ed è iniziata dopo alcuni giorni di violenti scontri tra forze armate israeliane e miliziani palestinesi ai confini di Gaza. L’obiettivo principale dichiarato degli attacchi di ieri erano le strutture di Hamas da cui venivano lanciati razzi a lungo raggio (oltre 40 km) contro gli insediamenti dell’Israele meridionale. Il governo di Israele sta votando in queste ore per autorizzare il richiamo dei riservisti dell’esercito, mentre già da ieri ufficiali israeliani hanno detto che in caso di «necessità» potranno essere avviate anche operazioni militari di terra nella Striscia.
…
Giovedì mattina a Gaza tre persone sono state uccise e molte sono rimaste ferite durante le operazioni militari di Israele contro Hamas, portate avanti con l’uso di carri armati che operano da oltre i confini della Striscia, navi da guerra e soprattutto bombardamenti dall’alto.
Subito dopo l’uccisione del leader dell’ala militare di Hamas, Ahmed Said Khalil al-Jabari, avvenuta ieri, l’aviazione israeliana ha lanciato attacchi aerei contro almeno cento obiettivi militari di Hamas – dai lanciarazzi alle strutture di addestramento dell’organizzazione – che sono continuate fino a giovedì mattina. Finora l’operazione ha ucciso a Gaza almeno 13 persone, tra cui il figlio di undici mesi di Jihad Misharawi, un impiegato del servizio in arabo della BBC. Anche il fratello di Misharawi è stato gravemente ferito durante i bombardamenti e la cognata è stata uccisa.
Le elezioni israeliane si avvicinano ed il Premier Netanyahu vuole farsi rieleggere. Una guerra lo farà rimanere in sella? Vedremo nei prossimi mesi. Tanto chi muore sono soldati e civili.