Progettato da Sunshine4Palestine, il nuovo impianto sarà presentato i prossimi 23 e 24 febbraio a Il Cairo in occasione di un seminario delle Nazioni Unite dedicato all’assistenza al popolo palestinese.
L’ospedale è alimentato al 100% dalla radiazione solare grazie a un impianto che fornisce energia per 17 ore al giorno producendo 76 MWh l’anno da 168 moduli, e servendo un bacino di 200mila persone.
Barbara Capone, presidente della Ong che ha progettato l’impianto nonché ricercatrice fisica italiana all’Università di Vienna spiega: “La carenza di energia è una vera piaga della Striscia di Gaza. Ecco perché abbiamo deciso di intervenire. Abbiamo cominciato a lavorare al progetto nel 2011: in quell’anno abbiamo ideato l’impianto in tre moduli, installabili autonomamente l’uno dall’altro, e individuato il budget necessario per la sua costituzione, circa 100mila euro”.
E l’intenzione è quella di proseguire su questa strada, estendendo al territorio di Gaza City il progetto. Un’impresa che vedrà la collaborazione delle associazioni Liter of Light Italia e Oltre il Mare. L’obiettivo è la realizzazione di un “Tree of Light” fotovoltaico fatto di 12 moduli, ognuno dei quali ha una capacità di 300 W, per una potenza di picco totale di 3.6 kW e per una produzione giornaliera di circa 13.6 kWh.
[foto da undiciradio.it]