Gazzetta dello Sport/ Gli orologi da collezione. Le Forze Armate ‘ammanettano’ i propri fan con uno stile di precisione

Da Antonio Conte

di Antonio Conte – Tra le varie iniziative, una delle migliori che sta promuovendo l’immagine delle Forze Armate come una agenzia di contenuti, di valori e di un deciso stile di vita dinamico e pieno di azione è certamente questo proposto dalla Gazzetta dello Sport con 50 fascicoli settimanali dedicati alla vasta collezione di orologi che è destinata a lanciare una nuova moda, e non solo per giovani.

L’appuntamento sarà per ogni Lunedì in edicola con il quotidiano Gazzetta dello Sport e si rinnoverà per 50 uscite a partire dal 20 Agosto prossimo.

L’appuntamento è imperdibile in quanto ogni uscita sarà composta da due sezioni: la prima è dedicata alla storia dell’orologeria in ambito militare e la seconda è incentrata sul Corpo Speciale di riferimento, se ne illustrerà la storia, le imprese, gli uomini che ne hanno fatto parte e che hanno contribuito a costruire la leggenda.

Le prime uscite saranno dedicate a tre importanti componenti delle Forze Armate Italiane: il “Battaglione di San Marco” per la Marina Militare, la Brigata Paracadutisti “Folgore” per l’Esercito Italiano e la Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori” per l’Aeronautica.

Si tratta di una collezione impedibile ad un prezzo davvero minimo se si considera l’elevata precisione del meccanismo Seiko.

Note solo le prime tre uscite, ma è davvero certo che avranno un notevole successo, che già ci si chiede a quali reparti saranno dedicati gli altri 47 orologi di questa incredibile, puntuale e precisa iniziativa.

Li potrete vedere tutti qui: http://bit.ly/GazzettaOrologiMilitari prossimamente, cliccateci per maggiori informazioni.

“Rassegna Stampa Militare” ha alcune anticipazione per voi: l’orologio del Battaglione San Marco, ha cassa in metallo e ghiera girevole con cinturino in TPU (una gomma speciale) e con fondello in acciaio, il movimento è Giapponese Seiko PC21; l’orologio della Brigata Paracadutisti “Folgore” ha anch’esso una cassa in metallo, ma con cinturino in nylon e fondello in acciaio sempre con movimento Giapponese Seiko oltre al movimento digitale e tre indicatoli per i secondi, minuti e ora; l’orologio della Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori” si differenzia oltreché per i colori ed il suo inconfondibile stile elegante del quadrante impreziosito dalla nota icona delle frecce tricolori e fondo azzurro per il cinturino in TU (ecopelle). Gli astucci degli orologi sono contenuti in una scatoletta unica in plastica trasparente con apertura a libro e fatta in modo che sia adatta per tutti i modelli della collezione. La scatola presenta anche una personalizzazione su un angolo, si dice debba essere – ma al momento in cui scriviamo non è dato saperlo con certezza – un tricolore stampato.

Certamente questo orologi rappresentano una nota di carattere da indossare in ogni occasione e da intonare alle proprie attività: una giornata di azione, una dedicata allo sport oppure per una serata di gala.

Richiamare l’attenzione degli amici con questo prezioso accessorio sulle gloriose tradizioni del Battaglione San Marco è come viverle in prima persona, se li indossate avrete il brivido dell’ambasciatore dello spirito del combattente dei nostri valorosi marinai italiani della laguna.

Mi piace per questo ricordare un po’ di storia con voi sul Battaglione San Marco. 

L’Adozione del suo nome “Reggimento San Marco” risale a dopo la fine della prima Guerra Mondiale. Il 17 Marzo 1919 il re d’Italia Vittorio Emanuele III costituì una Brigata Marina in un reparto di Fanteria, dalle tradizioni della Compagnia di fucilieri di Marina costituita il 5 novembre del 1917 per la protezione della laguna di Venezia che si temeva fosse attaccata da mare e da terra dagli Austriaci.

L’importanza e la bellezza di Venezia era da difendere assolutamente pertanto ogni marinaio che fosse disponibile in area furono distaccati in area per tale impegno come fucilieri.

Il valore dimostrato nella difesa di Venezia fu notevole. A testimonianza le 584 ricompense al valore militare, una croce di Cavaliere dell’Ordine Militare di Savoia, una Medaglia d’Argento alla Bandiera, 42 promozioni per meriti e 19 citazioni in Bollettini del Comando Supremo.

A questo punto la città volle donare a questi valorosi uomini radunati come Brigata il nome del suo santo patrono, San Marco, e il suo simbolo, il leone alato di Venezia.

Il motto, “Per mare, per terram”, ricordava precisamente la strenua difesa del suolo veneziano dagli attacchi austriaci arrivati proprio dal mare e dalla terraferma.

Fu il 25 marzo 1919 che il sindaco veneziano Filippo Grimani consegnò nella memorabile cerimonia i simboli ancora oggi indossati dai marò della laguna e che caratterizzano questo fantastico orologio.

Una nota di orgoglio dei marò è che il leone alato del Reggimento San Marco è quello “di pace”, riconoscibile dalla la coda bassa e con il libro a pagine aperte che viene sorretto da una
zampa. L’altro è quello in cui il leone ha una postura “di guerra” che la Serenissima adottava durante i conflitti bellici e che è riconoscibile dalla posizione rampante della coda e dal libro chiuso.

Antonio Conte


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