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GdL "Orgoglio e Pregiudizio" | Terza tappa

Creato il 01 aprile 2011 da Missclaire
GdL ✿✿✿✿✿ 

Riporto qui al completo il mio commento alla prima tappa del GdL del Bryce House su "Orgoglio e Pregiudizio", postato nel sito del gruppo:"E per la serie meglio tardi che mai...eccomi a commentare questa terza tappa, anche se confesso di aver già finito in varie versione il libro! XD
Come dicevo nei post passati, sto analizzando le diversità di traduzione nelle varie edizione italiane (Einaudi, Mondadori e Biblioteca di Repubblica, oltre ai vari audiobooks), trovando l'adattamento Mondadori, di gran lunga il peggiore! Non me ne vogliano le estimatrici di quest'edizione, mi preme sottolineare che la traduzione passa molto pericolosamente dal VOI al LEI, senza tenere di conto, non solo del background anglosassone dove si conosce soltanto YOU (VOI), ma i nostri stessi usi, non serve andare troppo indietro nel tempo per ritrovare l'uso quotidiano del VOI, dovuto nella comunicazione formale, altresì, nell'ambito familiare rivolto ad un genitore o ad un parente. Non sono un'esperta di lingue, ma questo particolare, a mio modesto avviso, toglie molto ai dialoghi, certamente più funzionali e coinvolgenti nelle altre traduzioni dove è adottato più coerentemente il VOI.
Questioni tecniche a parte, come sempre, mi trovo in perfetta sintonia con @Sylvia (forse perché siamo così simili e sensibili ai dettagli) come con la stessa cara@Eri... :)
Dopo l'iniziale conoscenza dei fatti, l'apparente definizione dei due fronti in battaglia nella prima parte del libro, improvvisamente, tutto viene messo in discussione: Lizzie, convinta ormai della natura di Darcy, come di quella di Wickham, e sicura di avere una visione cristallina dell'andamento degli eventi, vede andare in frantumi la propria opinione, insinuando un suo possibile, grave errore di valutazione del tutto.
La dichiarazione di Darcy è realmente inaspettata.
Nessuno, tra i lettori novizi, avrebbe potuto supporre un tale accadimento! Il condizionamento che ci ha indotto finora ad indossare le vesti di Lizzie, ci impedisce di formulare un'ipotesi fatuale di tale potenza emozionale...Così, alla prima lettura, ci troviamo sbalzati come la protagonista in una dimensione nuova, di dubbio e incertezza...ci domandiamo, come lei, cosa sia successo tanto repentinamente da determinare un tale effetto...come lei, ripercorriamo ogni evento passato, ogni parola o comportamento, ogni possibile elemento rivelatore, in cerca del nostro errore, ancora increduli davanti all'eventualità (non ancora evidenza) di aver travisato in toto la realtà delle cose.
La Austen ci ha condotto a questo stato d'animo, comune ad ognuno di noi, come alla protagonista; ci ha dato guidato abilmente nel labirinto senza uscita del pregiudizio, accecando la nostra vista nell'orgoglio di trovare facile sostengo alla nostra opinione delle cose, con le poche essenziali (quanto apparenti) conferme, portandoci, adesso, volutamente bendati al primo scontro con la realtà. Ancora una volta, geniale! Accade che Lizzie si scopre a cambiare idea, come se il solo fatto di cambiare luogo (dall'Hertfordshire al Kent e, successivamente, al Derbyshire) influisse radicalmente nel modificare il suo punto di vista, aiutandola ad uscire dalle proprie convinzioni, implicitamente legate alle certezze e conoscenze di cui è forte nel proprio ristretto paese di campagna.E Rosings, sebbene rappresenti l'astrazione di Lady De Bourgh (fortissima metafora dell'orgoglio e del pregiudizio, motori di tutto il romanzo), è il terreno neutro su cui si confrontano di nuovo Lizzie e Darcy, la prima, ancora forte della sua convinzione d'idee e totalmente inconsapevole dello struggimento del secondo, il quale, anche spronato dalle insinuazioni dell'evidente incomprensione di lei, si persuaderà a dichiararsi di lì a poco.
Le emozioni contenute in questi dialoghi, la concatenazione perfetta della battaglia di sguardi, il valore latente di ogni piccolo gesto, rapiscono totalmente la nostra attenzione, non v'è pausa che non sia dettata, né espressione fraintesa...è un vortice che ci fagocita cui possiamo solo arrenderci, lasciandoci trascinare dai sensi, dai sentimenti più forti, nelle dichiarazioni d'Odio come d'Amore...la lotta avviene dentro di noi, come nei personaggi cui appartiene, un nuovo incantesimo che ci sprona avanti nella lettura e di nuovo indietro nel rileggere con occhi limpidi tutti gli errori di valutazione, scoprendo, nostro malgrado, che non eravamo vittima di mille oscuri pareri, piuttosto dell'ingannevole teoria dell'orgoglio e del pregiudizio.
Non conto le volte che ho riletto questi passi, potrei recitare ogni ruolo a teatro, sono certa, che ognuna di voi, ha tentato di leggere alcuni dialoghi ad alta voce, immaginando per pochi istanti di essere protagonista di un tale turbine emozionale, così come di sentirsi rivolgere nello stesso modo la più bella, insolita, inaspettata dichiarazione d'amore di tutti i tempi...almeno per la sottoscritta!
Buona continuazione care compagne di lettura, perdonate il mio commento ridondante, a presto!"S.V.GdL

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