GdL Pride & Popularity di Jenni James | Recensione

Creato il 14 novembre 2013 da Thelizzies

GdL Pride & Popularity di Jenni James | Recensione

Carissimi Lettori e Amici di Old Friends & New Fancies,

Recensiamo oggi il romanzo che è stato protagonista del nono Gruppo di Lettura della Seconda Stagione di Festeggiamenti per il Bicentenario di Pride and Prejudice. 

Pride & Popularity di Jenni James
Volevamo un romanzo leggero, veloce da leggere e divertente ed è quello che abbiamo avuto. Ma, al di là dei divertenti parallelismi con Orgoglio e pregiudizio, possiamo dire che Pride & Popularity sia superiore a un qualsiasi romanzetto rosa per adolescenti? Francamente no.

RECENSIONE Duecento anni dopo, in New Mexico...

Taylor Anderson è il ragazzo più popolare della scuola. Persino al secondo anno di liceo tutte le ragazzine gli sbavano dietro dato che è bellissimo, ricchissimo e un asso della pallacanestro. L'unica che non è disposta a far parte del suo fanclub è Chloe Elizabeth Hart, più che altro per spirito di contraddizione. La ragazza, infatti, non è disposta a unifomarsi con il desiderio di popolarità che, di solito, investe ogni adolescente del mondo. Taylor, però, sembra averla presa di mira, se non altro perché si rende conto che è l'unica ragazza della scuola a non morirgli dietro. Tuttavia continua a cambiare le ragazze come se fossero vestiti, scegliendole sempre fra le cheerleaders più carine. È logico che questo lo faccia scadere ancora di più agli occhi di Chloe. Anche le due migliori amiche della ragazza, Alyssa e Madison, farebbero carte false per stare con Taylor. Alyssa, però, ha appena incontrato un ragazzo alla casa di riposo dove va a trovare la nonna e a suonare il violoncello, Zack Bradford, e fra i due sta nascendo qualcosa, specialmente perché il ragazzo è affascinato dalle violoncelliste, dal momento che lo era anche sua madre, morta di cancro. Questi due personaggi rappresentano Jane Bennet e Charles Bingley di Pride and Prejudice, anche perché Zack è proprio il migliore amico di Taylor. Madison invece rappresenta Charlotte Lucas, solo che il Mr Collins della situazione non è così disastroso come quello di Orgoglio e pregiudizio. D'accordo, è un bamboccione che si fa organizzare gli appuntamenti dalla madre (la madre di Chloe e quella di Collins – si chiama proprio così! – frequentano lo stesso club di lettura e organizzano un appuntamento fra i due ragazzi, facendo saltare così i piani di Chloe per quella sera) e d'accordo, durante l'appuntamento lui è ossessionato dal suo cellulare con cui continua a giocare/messaggiare, ma quale adolescente non lo è almeno un po'? Però è oggettivamente carino e Madison avrebbe potuto trovare di peggio (o addirittura non avere un ragazzo). Le situazioni di Pride and Prejudice vengono tutte riadattate alla piccola cittadina di Farmington, in New Mexico, con alcune soluzioni piuttosto ovvie (non vi dico chi è Wickham, anche se lo comprenderete non appena lo incontrerete), ma anche con piccole sorprese e colpi di scena che rendono la lettura estremamente divertente. Perché, diciamocelo chiaro, Pride & Popularity non è altro che un romanzetto rosa per adolescenti, scorrevole, appassionante, ma estremamente leggero e banale. Uno di quei romanzi che, se letti col giusto spirito, fanno tornare adolescenti ma che, alla fine, non arricchiscono di una virgola chi li legge. Nel corso del Gruppo di Lettura c'è stato chi ha criticato questa realtà da piccola cittadina americana come completamente avulsa dalla nostra e per questo motivo non è riuscito ad apprezzare questo romanzo. Io invece ritengo che anche il mondo di Jane Austen sia completamente avulso (ahimè) dal nostro. Eppure troviamo nei suoi personaggi tante tipologie umane che si ripetono in qualsiasi epoca e in qualsiasi ambiente, e che questa sia semplicemente un'ennesima epoca e un ennesimo ambiente, a dimostrazione dell'universalità dell'opera di Jane Austen.


Sì, forse è vero che l'ambiente di Farmington in cui si muovono Chloe e la sua famiglia risulta essere un po' troppo bigotto e 'perfettino', un po' troppo distante dal nostro, ma non per questo irreale.  Il linguaggio si uniforma con quello degli adolescenti americani, dal momento che la storia è narrata in prima persona da Chloe. Per questo motivo risulta un po' piatto e insipido, ma proprio per questo realistico. E capisco che a qualcuno questo modo di esprimersi possa aver attaccato il nervoso, ma sapevamo per esperienza in cosa potevamo incorrere quando abbiamo scelto uno Young Adult che era, oltretutto, un retelling di una storia romantica, che non poteva che essere banalizzata nel passaggio a una siffatta ambientazione.
Il pregio di questo romanzo è quello di farci ritornare ragazzine per qualche oretta, con una lettura divertente, in cui ci si svaga a cogliere i numerosissimi parallelismi con l'opera originale, a cui tuttavia è stato eliminato ogni spessore. La traduzione è sempre auspicabile, come quella di qualsiasi derivato, malgrado si tratti della rappresentazione di una realtà lontana dalla nostra. In fondo, leggiamo anche per venire a contatto con realtà diverse, no?

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Segnalibro di LizzyGee
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