Gela, giornata di sciopero generale: Miglia di persone (20 mila, per gli organizzatori, 10-12 mila per la polizia) sfilano in corteo per la città siciliana. Lo sciopero era stato proclamato dal Consiglio comunale (in seduta permanente da 5 giorni), per dire no alla chiusura della raffineria dell'Eni e per "difendere 2.500 posti di lavoro e lo stesso futuro della città".
Solidarietà è giunta da ogni parte della Sicilia con delegazioni di lavoratori di Cgil, Cisl Uil e Ugl, dai Cantieri navali di Palermo agli edili di Enna, da Agrigento a Catania.
La manifestazione è stata indetta per la difesa di 50 anni di industria e per quei posti di lavoro che oggi rischiano di essere "cancellati" a causa dei ritardi della programmazione politica.
Ancora non c'è traccia di autorizzazioni ministeriali per la riconversione degli impianti, intanto come è noto l'Eni da tempo punta alla produzione di bio-carburanti.
Proprio nelle scorse ore è stato firmato un protocollo che prevede investimenti Eni in Sicilia, confermati dall'azienda, per 2,2 miliardi di euro.