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Gela,chiude il Santuario di Maria ss d’Alemanna

Creato il 15 aprile 2011 da Apietrarota
Gela,chiude il Santuario di Maria ss d’Alemanna
Una risposta dura ma reale ,quella che il 14 di Aprile la Parrocchia di San Domenico Savio ha voluto dare ai fedeli del Santuario di Maria SS d’Alemanna con l’improvvisa chiusura all’accesso della piccola chiesetta del 1985 , una mossa avviata in maniera disattesa con un vero colpo di mano perpetratosi intorno alle ore 12.00 e senza darne nessuna comunicazione al comitato che dal 1995 si occupa della cura dei luoghi. La causa di tutto questo a detta del Parroco Don Angelo Grasso è la messa in sicurezza del santuario di Maria SS. D’Alemanna. Una vera scusa che nasconde forse un disegno scritto a tavolino dai poteri ecclesiastici locali che nella realtà devono cercare di annientare l’immagine del santuario. La scelta di chiudere le porte in prossimità del mese di maggio,la dice lunga,sugli obbiettivi della chiesa locale. Un fugace comunicato parla di una perizia del genio civile che assomma zone già crollate e ben recintate ad una struttura ancora solida e di recente costruzione,la zona pericolante ,infatti, non tange minimamente la nuova struttura. costruita nel 1985, ma interessa solo la parte della vecchia sacrestia già oggetto di perizie anche da parte della sovraintendenza. Gela ancora una volta cade sotto l’onta delle sue contraddizioni religiose e non ed abbandona i luoghi da dove la cristianità è nata nel lontano 1400 quando i cavalieri teutonici provenienti da Gerusalemme si rifugiarono, portando con loro la sacra icona di Maria ss D’alemanna oggi patrona di Gela. Il comitato santuario maria ss d’alemanna nato a protezione dei luoghi e della storia mariana ,protesta per la chiusura del santuario. Le attività- a detta del comitato- continueranno regolarmente nelle scale antistanti lo stesso santuario. Proprio nella serata del 15 aprile la “via Crucis” organizzata dal comitato ed assieme agli altri fedeli. Dall’altra parte del rubicone partono invece i tuoni e i fulmini della religiosità cattolica che lancia i suoi anatemi attraverso le omelie che puntano l’indice sui manifestanti. La chiesa cattolica ritorna all’epoca delle battaglie e delle guerre papali inveendo contro i fedeli che non si assoggettano al loro volere. L’azione degli uomini- dice uno dei rappresentanti del comitato- non potrà mai scalfire la nostra fede che si poggia su valori certamente superiori rispetto alla rappresentazione di questi locali rappresentanti della chiesa.
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