Lo showfloor del Tokyo Game Show 2013 ha ospitato un nuovo test di Batman: Arkham Origins
Certi giochi definiscono una generazione o quantomeno ne esprimono alcuni temi. La serie firmata Rocksteady con protagonista Batman è certamente uno di questi importanti crocevia capaci di dettare tempi e spunti poi ripresi, trasformati ed evoluti da altri protagonisti del panorama videoludico. Dopo l'ottimo Asylum e l'altrettanto riuscito, probabilmente anche migliore, Arkham City lo sviluppatore londinese ha però deciso di prendersi una pausa e lasciare la palla allo studio di Warner Bros. Interactive Montreal. Un team a cui giocoforza non verrà richiesto di rivoluzionare la serie ma che, questo sì, dovrà mantenere alto il nome e il livello qualitativo di una delle migliori esperienze super eroiche mai approdate su console e PC. Dopo averne parlato in un paio di occasioni, discutendo approfonditamente anche della componente multigiocatore, durante il Tokyo Games Show 2013 siamo tornati a mettere mano alla campagna single player attraverso una breve demo di una decina di minuti.
La notte di Gotham
Batman: Arkham Origins è un prequel dei due capitoli usciti sulla generazione di hardware agli sgoccioli.
La collocazione temporale e la trama sono solo un pretesto per metterci ancora una volta al cospetto di una lista sterminata di nemici da rintracciare e prendere a pugni: Maschera Nera, arcinemico di Wayne e super criminale di Gotham, mette una taglia sull'Uomo Pipistrello, garantendogli improvvisamente le attenzioni di tutti i più loschi figuri presenti in città. Dondolarsi e planare attraverso la porzione di metropoli riprodotta nel gioco, a quanto pare superiore per dimensioni e possibilità a quella di Arkham City, non è operazione troppo differente dal passato. E questo non vale solo per i controlli e il gameplay, dato che anche l'atmosfera cupa e oppressiva che la perenne notte di Gotham mette in scena è chiaramente uno dei temi fondamentali della serie. La vicinanza di questo terzo episodio ai precedenti due ci viene confermata anche nel momento in cui facciamo irruzione nell'edificio dove la missione scelta per la demo ci conduceva, trovandoci davanti al solito enorme salone con tanto di gargoyle e condotti dell'aria da sfruttare per far fuori le guardie che lo pattugliavano. Se l'estrema vicinanza del gameplay di Arkham Origins a quelli precedenti possa rappresentare un problema sarà questione da dibattere in sede di recensione, in fondo ci sono tante serie sempre o quasi uguali a loro stesse, quello che per ora ci interessa è che alcuni elementi portanti dell'esperienza di gioco, come il sistema di combattimento Free Flow Combat, siano stati riprodotti dal nuovo sviluppatore con la stessa precisione di quello precedente. Un passaggio che sembra si stia rivelando indolore. Batman: Arkham Origins - Trailer "Firefly" Gamescom 2013 Tra le novità non mancano ovviamente gadget inediti come i Remote Claws, che tendono un cavo tra due oggetti (o personaggi) facendoli rapidamente avvicinare e quindi collidere tra loro. Un ottimo modo anche per tirare una corda tra delle pareti e attraversare in bilico lo spazio che le separa. L'uso della modalità Detective dovrebbe essere oggetto di approfondimenti dato che ci saranno scene del crimine da analizzare, con tanto di indizi da rilevare e conclusioni da trarre. Un'idea che era già stata accennata in passato ma mai davvero approfondita, e che perciò siamo curiosi di toccare con mano. La navigazione della mappa si arricchisce di una sorta di trasporto rapido grazie al Batwing, anche se per richiamare l'agile mezzo volante bisogna disattivare le torri nemiche che presidiamo le aree circostanti e quindi diventa più che altro un sistema di teletrasporto tra le zone già visitate. Non mancheranno infine missioni secondarie e contenuti volti a riempire e completare il mondo di gioco, tra cui gli immancabili collezionabili. Giocando è insomma chiaro quanto sia forte il legame di Batman: Arkham Origins con i suoi predecessori. Manca forse la spinta creativa che ha segnato il passaggio tra il primo e il secondo episodio, ma coloro in cerca di un altro gioco con l'Uomo Pipistrello dovrebbero comunque avere di che divertirsi. Peccato piuttosto che la versione PlayStation 3 non sembri fare enormi passi tecnici in avanti, mantenendosi sui comunque buoni standard imposti in passato. Interessante il clima natalizio, con tanto di strade innevate e decorazioni sparse per la città, che rende più distintiva l'atmosfera di questa avventura. Il prossimo 25 ottobre, data di uscita su PlayStation 3, Xbox 360, WiiU e PC, ci auguriamo che il team canadese interno a Warner Bros. Interactive sappia dosare vecchio e nuovo per creare un'esperienza che non sia unicamente un "more of the same", ma si distingua facendo fare un seppur piccolo passo in avanti ad una serie che ha già dato parecchio ma da cui milioni di fan si aspettano sempre qualcosa di più.