ULTIMO BRINDISI Anna Andreevna Achmatova
DA "OTELLO"- Shakespeare -,
Vi prego,Quando narrerete questitragici avvenimenti,parlate di me quale io sono;non attenuate nulla,non scrivete nulla per malizia.Dovrete dire allora di uno che amòsenza saggezza ma con troppo amore,di uno non facile alla gelosia,ma che istigato,giunse alla follia estremadi un uomo la cui mano,come farebbe un povero indiano,gettò via una perla piùpreziosa di tutti i suoi tesori.
Temo di perdere la meravigliadei tuoi occhi di statua e la cadenza,che di notte mi posa sulla guanciala rosa solitaria del respiro.Temo di essere lungo questa rivaun tronco spoglio, e quel che più m'accoraè non avere fiore, polpa, argillaper il verme di questa sofferenza.Se sei tu il mio tesoro seppellito,la mia croce e il mio fradicio dolore,se io sono il cane e tu il padrone mionon farmi perdere ciò che ho raggiuntoe guarisci le acque del tuo fiumecon foghe dell'Autunno mio impazzito
NON E' IL TUO AMORE CHE DOMANDO- Anna Andreevna Achmatova -
Non è il tuo amore che domando.Si trova adesso in un luogo conveniente.Stanne pur certo, lettere gelosenon scriverò alla tua fidanzata.Però accetta dei saggi consigli:dalle da leggere i mie versi,dalle da custodire i miei ritratti,sono così cortesi i fidanzati!E conta più per queste scioccherelleassaporare a fondo una vittoriache luminose parole di amicizia,e il ricordo dei primi, dolci giorni...Ma allorché con la diletta amicaavrai vissuto spiccioli di gioiae all'anima già sazia d'improvvisotutto parrà un peso,non accostarti alla mia notte trionfale.Non ti conosco.E in cosa potrei esserti d'aiuto?Dalla felicità io non guarisco.
CONCORRENZA SLEALE DI PRIMA MATTINAA CATERINA- Erich Fried -Quando dissi "facciamo l'amore"dicesti nospiegandomi"Ho appenaconosciutoin sognoun uomo amabileEra ciecoed era un tedescoNon è buffo?"Ti augurai sogni d'oroe scesi da bassoalla mia scrivaniama gelosocome non mai
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