Un film che parla di precariato, di un giovane laureato che guadagna 1.028 euro al mese facendo un lavoro che non gli piace. Un bel film, forse un po’ amaro, ma con tratti divertenti. Insomma un buon ritratto di una generazione di precari che cercano di sopravvivere giorno per giorno un po’ come una partita Andorra – Brasile, continuando a giocare forse un giorno ci sarà una vittoria. Un film per giovani e per nostalgici, perché l’idea di precarietà non è affatto nuova.
Buona Visione
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