E’ una settimana che guardo film di Hong Kong per capire dove vado a parare questa volta.
Ora, non che i film diano uno spaccato della realta’ di come si vive da quelle parti, ma almeno ti danno un’idea dello stereotipo, di come gli honkonghini (-ghesi?) vedono se stessi. Certo che poi ovviamente i film vanno presi con le pinze, basta vedere i film di Bolliwood dove l’India e’ dipinta tipo 4 o 5 ordini di grandezza piu’ pulita di quanto sia in realta’.
Ecco cosa mi e’ rimasto impresso di quei film:
1) Nei film HK e’ dipinta come mediamente sporca, incasinata, calda, nuvolosa. Sembrano piu’ onesti degli indiani, diciamo.
2) A HK piove sempre. Ogni sera.
3) A HK fumano dentro i convenience store, tipo nei Seven Eleven. In generale, nei film a HK fumano ovunque, anche nei posti di polizia.
4) A HK per quanto corrano nessuno suda mai. Al massimo si passano un a mano sulla fronte, ma guai a vedere un’ascella pezzata.
5) Wanchai (apparentemente il red light district della citta’) e’ dipinto come un posto "vecchio stile" con appartamenti tutti ammassati dai muri scrostati e stradine strette tipo quartieri spagnoli di Napoli.
6) Ovunque giri a HK non si vede uno straniero, neanche di striscio. Manco uno, nei film intendo. In realta’ leggevo che gli stranieri sono il 5% della popolazione, ma forse saranno tutti cinesi di terraferma, chi lo sa, forse per quello che si mimetizzano?
7) I cinesi urlano tutti.
In seconda battuta, per concludere, mi sono messo a girare un po’ per le strade su googlemap. Questo per confermare piu’ che altro l’impressione principale che ho imparato dai film. In conclusione, HK mi sembra proprio una via di mezzo tra Tokyo e Kuala Lumpur. Piu’ sporca di Tokyo, piu’ ricca di KL. Ecco.
Per ora spero e confido che quel che ho lasciato in termini di pulizia e perfezione mi venga restituito in termini di flessibilita’ e societa’ gaijin-friendly.