Tramonto cunardese © 2010
Oggi è il giorno del battesimo di Aurora.Sì, il battesimo.Ho sempre pensato che non avrei battezzato i miei eventuali figli, pensando di lasciare loro una scelta che io non ho avuto, mi sembrava fosse più giusto che avessero la libertà di decidere e di non subire scelte imposte.Eppure...dentro di me qualcosa è cambiato. Da quando Aurora è nella mia vita ogni decisione è illuminata da una luce diversa: non più la mia mente orgogliosamente ribelle, pronta a qualsiasi cosa pur di essere "contro" le istituzioni, ma qualcosa al centro del mio petto ha cominciato ad insinuarsi, come un sussurro, ad accompagnare ogni decisione, ogni pensiero che fosse rivolto a lei o a Silvia.Un sussurro molto insistente, devo dire, ma che mi riempie di fiducia. Mi dice di abbandonarmi, che andrà tutto bene, che non c'è nulla di cui aver paura.E, non si sa da dove, mi è arrivata la domanda: la battezzerete?Bella domanda! Sono cresciuto in una famiglia cattolica, praticante, ho vissuto l'oratorio, ho fatto il chierichetto, tutti i sacramenti e poi...puff...più nulla! Anni e anni di lontananza, sempre osservando con l'occhio critico. E adesso, di colpo, dopo aver evitato di pormi domande in tal senso...Con Silvia ci siamo confrontati, non abbiamo dato per scontato niente, ci siamo domandati quale sarebbe stata la cosa migliore per Aurora, perchè siamo genitori e abbiamo la responsabilità, fino a quando non può decidere lei, di fare delle scelte. Che sarà lei a decidere, un giorno, se saranno state le migliori per lei o meno. Forse si incazzerà anche. E allora abbiamo riflettuto su cosa fosse il battesimo per noi, se pensavamo che ci avesse tolto qualcosa o se invece fosse stata una cosa positiva. Nel mio caso, non sarei la stessa persona di ora senza tutte le esperienze fatte in vita mia, comprese quelle che non ho deciso io. Sono contento e grato ai miei genitori per tutto quello che hanno deciso, anche per le cose che non reputo un valore o alle quali mi sono ribellato perchè, come direbbe una mia cara amica, facendo quella scelta mi hanno, inconsciamente, dato il permesso di ribellarmi e di trovare la mia strada :)Dopo queste riflessioni non è stato difficile prendere una decisione, in fondo. Anche perchè, penso che sia un rito simbolico importante, di iniziazione alla vita spirituale, il seme di un percorso personale alla ricerca della propria Fede, quel percorso che sto continuando anche io a fare da quando sono al mondo.Ma forse non è nemmeno per questo che abbiamo scelto di battezzarla. Forse una ragione, semplicemente, non c'è. E' un po' come per l'Amore. Non puoi sapere perchè ami una persona, io non so perchè amo Silvia. So che la amo. Punto. E mi basta sapere questo. Il resto sono parole al vento.La Fede, come l'Amore, passa attraverso il cuore. E il cuore non ha ragioni. Semplicemente AMA.La battezziamo per Amore. Nient'altro da dire.