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Genitori ... il parere di Mauro Baronciani e Mauro de Paolis

Creato il 22 maggio 2013 da H2opolo @edoardo_osti
Genitori ... il parere di Mauro Baronciani e Mauro de PaolisTra i pareri che sono giunti direttamente nella mia casella di posta vi segnalo questi 2, entrambi provenienti da Roma e
provincia.


Genitori ... il parere di Mauro Baronciani e Mauro de PaolisRapporto genitori - società: Il rispetto dei ruoli rimane l’unica soluzione a questo annoso problema!!!! by Mauro Baronciani
Comunicazione delle regole, possibilmente poche e chiare, degli obiettivi e dei progetti per la stagione agonistica. Porta aperta. Sia per l'entrata che per l'uscita. by Mauro de Paolis

Il parere di Mauro Baronciani (Responsabile Akrosport Roma) - In linea di massima, essendo dall'altra parte della barricata, non posso essere totalmente d'accordo con l'amico Max.
Chiaramente all'inizio del rapporto, avvicinandosi ad uno sport sconosciuto i genitori vanno educati alla pallanuoto e alle sue regole.
Per quanto riguarda il problema comunicativo, personalmente la mia squadra ha:

quindi le famiglie sono più che informate su tutta l’attività, i calendari i programmi ed i modi di vedere lo sport.
D’altro canto capita molto spesso che i rapporti tra genitori e tecnici si riducano a “mio figlio gioca poco” oppure “ non sarebbe meglio giocare così o colà” ; fermo restando che l’incipit più ricorrente è”non è giusto che mio figlio etc etc”.
Come dicevano i latini in medio stat virtus, quindi dovremmo fare tutti un passo di avvicinamento gli uni verso gli altri; anche se, ti garantisco, la voglia di lasciare ad alcuni genitori il mero ruolo di accompagnatore è tanta.
Il rispetto dei ruoli rimane l’unica soluzione a questo annoso problema!!!!

Il parere di Mauro de Paolis ( Allenatore Barracuda Velletri) - "Sei un genitore? Paga, zitto e guida". Argomento complesso e delicato. Analizziamo.
Sei un genitore.
Hai scelto, o forse no, un mestiere difficile. Certo la scelta di tuo figlio di fare pallanuoto, non ti facilita certamente il compito.
Paga.
La società sportiva offre un servizio, a fronte di una quota annuale. Fin quì nulla di diverso da ciò che accade per un semplice corso annuale di scuola nuoto, per rimanere nell'ambito della piscina. Il servizio consiste nella possibilità di allenarsi, per un totale di ore settimanali, che orientativamente, è di circa 5 volte superiore al corso classico bisettimanale di scuola nuoto.
Quì le cose cominciano a prendere una piega leggermente diversa. Le circa 8 ore di allenamento in più rispetto alla scuola nuoto, possono essere viste come "offerte" dalla società sportiva ai ragazzi più meritevoli, provenienti dalla scuola nuoto.
Benefattori?
No, non credo. La società sportiva ha in qualche modo i suoi vantaggi. Pochi, forse.
Zitto.
Parla. "Mio figlio dovrebbe giocare di più..."; "Arbitraggio scandaloso..."; "...dovrebbe pensarci la società..."
Tra i tanti confronti avuti negli anni con i genitori, gli argomenti, molto spesso, erano di questo tenore.
Qualche responsabilità del piccolo virgulto, mai?
Fortunatamente ci sono state anche delle eccezioni, che hanno fornito spunti, idee, progetti, a volte realizzati con successo.
Quindi?
  • Comunicazione delle regole, possibilmente poche e chiare. Non ci sono eccezioni.
  • Comunicazione degli obiettivi e dei progetti per la stagione agonistica.
  • Porta aperta. Sia per l'entrata che per l'uscita.
Basta?
Buon senso, ma tanto, soprattutto quando si parla.
Guida.
Antepongo una frase, questa: "...hai il telefonino, chiamami quando tornate." A me sembra che sia in aumento tale modalità di comportamento, anzi, è addirittura in aumento la percentuale dei ritardatari al rientro.
Caspita! Ti ho preso tuo figlio, l'ho portato con la mia auto a giocare, lo riporto indietro e tu, padre/madre, non riesci nemmeno ad essere puntuale nel venirlo a riprendere? Ed io cosa devo fare? Lo lascio nel piazzale della piscina da solo? Direi di no, ma la prossima volta ti dico: "guida!".


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