Magazine Diario personale
Esiste una strana dicotomia nella nostra società. Spesso l'adulto dice, ma fa esattamente il contrario. Anche, e soprattutto, per quel che riguarda i libri. Se parli con i genitori di bambini che frequentano la scuola dell'infanzia o la primaria, senti affermare quanto sia bella la lettura. Sembra che regalino al proprio pargolo libri e libri. Si stracciano le vesti, giurando solennemente che il loro cucciolo adora i libri, che senza non potrebbe vivere. Salvo poi vedere tutto negato alla semplice pressione di un tasto sul telecomando della televisione o di un videogioco. Ma c'è di peggio. Mentre si parla di letteratura per l'infanzia e il suddetto cucciolo reclama attenzioni, anziché chiedergli quale favola preferisce, gli si cede il proprio cellulare per zittirlo con un gioco. Come smascherare tale falsità? Nulla di più semplice. Chiedete: cosa gli leggete la sera? Il genitore bibliofilo avrà in quel momento un sussulto che rivelerà la verità, prima di sparare una serie di balle degne di un bocciofilo. Potrete notare anche i rigagnoli di sudore asciugarsi mentre riprende sicurezza, credendo alle bugie che sta dicendo. Non c'è nulla di più rassicurante che credersi, ripeto, credersi, genitori perfetti.