A tutti coloro che si trovano a discutere dell’opportunità di guardare il Mondiale o non guardarlo sulla base della demagogia affidata ai blog che in mezzo a ufo, scie chimiche e notizie al cui confronto LERCIO sembra l’house organ della NASA, trovano il tempo di occuparsi di Sud America solo ed esclusivamente attraverso foto e notizie senza fonte e copiaincollate a caso dal web, solo ed esclusivamente per la durata dei Mondiali di calcio (e non un giorno di più), il trend del momento che ogni appassionato di contestatazioni improvvisate su social network non può lasciarsi scappare come fu per l’Europeo di due anni fa per i cani in Ucraina, che passato il trend potevano anche diventare lattine di citrosodina. Io guarderò il mondiale di calcio e il motivo è perché mi piace il gioco del calcio, non voglio farmi sfuggire l’unica occasione che ho, da interista, di poter tifare apertamente quel giocatore assurdo che risponde al nome di Andrea Pirlo e perché il calcio è quello sport che si gioca 11 contro 11 ma alla fine vince l’Italia (anche con Paletta in campo). Poi, affido a Gennaro Carotenuto, che riprendo dal blog Latino Americana - http://www.giannimina-latinoamerica.it/2446-tentativo-demagogico-denigrare-argomenti-discutibili-mondiale-calcio-brasiliano - spiegazioni ulteriori che vi rivolgerei con peggiori argomentazioni e nessuna competenza in materia. L’invito, come sempre, è di informarvi e non condividere acriticamente qualsiasi contenuto accattivante che trovate online.
PS: infine perché iniziare con l’infortunio del fisioterapista dell’Inghilterra ci ricorda che si, il calcio ormai vivrà su un mondo a parte, ma che è sempre materia di storie bellissime, ora commoventi ora grottesche.
Il fisioterapista dell’Inghilterra che si rompe la caviglia nel festeggiare un goal dei suoi ragazzi. Provate pure a dire adesso che guardare il calcio non vi strappi neanche una risata. Ebbene si, il calcio anche quando sembra staccato dalla realtà, è sempre capace di offrire grandi storie.