Un albero filogenetico può dare indicazioni sulle relazioni di parentela tra le diverse specie, e ipotizzare la catena di eventi temporali che hanno portato alla nascita delle specie attuali. Non ci dirà mai, però, dove questi eventi sono avvenuti: l’uomo è nato in Africa, ma dove esattamente? Gli esperti hanno sempre visto l’Africa orientale come l’ipotesi più probabile, ma un lavoro pubblicato su PNAS sembra voler suggerire un’interessante alternativa. Analizzando il genoma di diverse tribù africane più o meno note, dei ricercatori americani sono giunti alla conclusione che la popolazione africana più antica vive attualmente nell’Africa meridionale, e che quindi la culla dell’umanità potrebbe essere proprio il Sudafrica.
Per quanto riguarda la genetica personale, spicca la notizia dell’incontro organizzato dalla Food and Drug Administration in cui si è discusso di test genetici direct-to-consumer. Secondo la commissione di medici interpellata dalla FDA, vendere test genetici senza l’intermediazione di un medico è dannoso per il paziente e la modalità DTC dovrebbe essere, se non abolita, almeno arginata. Nei miei due post (qui e qui) segnalo quello che a mio giudizio è il vero problema di tutta la questione, e cioè la mancanza di figure professionali capaci di spiegare i risultati di un test genetico genome-wide e di accompagnare il paziente nella scoperta del proprio DNA. Mentre la FDA riflette su quali regole dare a questo settore, i test genetici DTC sono ancora acquistabili su internet: qualcuno li ha provati, e ha espresso qui le proprie opinioni.
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