Tre ragazzi della Pro Recco, squadra di calcio di prima categoria, sono rimasti coinvolti in un terribile sinistro in autostrada. Su Lancia Y su cui viaggiavano si sono schiantati da soli in galleria sulla A12, tra Genova Nervi e Genova Est. Due di loro, Luca Ferreccio, 29 anni, di Avegno, e Simone Picasso, 25 anni, di Sussisa, piccola frazione sulle alture di Sori, sono morti dopo essere stati sbalzati fuori dall’automobile. Alessio Bozzo, 28 anni, di Recco, che era alla guida, si è salvato perché aveva la cinture di sicurezza.
Il sostituto Procuratore della Repubblica di Genova, Stefano Puppo, ha emesso nei suoi confronti un’ordine di custodia cautelare per omicidio colposo plurimo. Il giovane è risultato positivo al test dell’etilometro e aveva un valore di alcool nel sangue doppio rispetto al consentito. Ferito, è ricoverato in stato di choc al San Martino di Genova. Ha detto alla Polizia Stradale di aver avuto un colpo di sonno. L’incidente si è verificato in piena notte, intorno alle ore 04:30, all’interno della galleria del Monte Quezzi, sopra Genova.
L’auto stava percorrendo un tratto rettilineo. Il conducente ha perso il controllo e la Lancia Y prima si è schiantata contro la parete di destra della galleria, poi si è ribaltata rimanendo al centro della carreggiata. I due giovani sbalzati fuori nell’urto sono morti sull’asfalto, poco dopo l’arrivo dei soccorsi. L’autostrada è rimasta chiusa per tre ore in direzione Genova.
I tre ragazzi erano compagni alla Pro Recco, squadra di prima categoria molto nota nel calcio minore genovese. Alessio Bozzo é il figlio del presidente della società.
E’ stato rimesso in libertà Alessio Bozzo, arrestato dalla Polizia Stradale con l’accusa di omicidio colposo plurimo per l’incidente stradale sulla A12 a Genova nel quale sono morti i due amici che viaggiavano con lui. Il Pubblico Ministero di turno, Stefano Puppo, pur di fatto ritenendo legittimo e previsto dal codice l’arresto effettuato e comunicato dalla Polizia Stradale, non ha ritenuto che esistano i tre motivi che giustificano la misura cautelare, cioè reiterazione del reato, pericolo di fuga e inquinamento delle prove. Bozzo, che è ricoverato in ospedale al San Martino, sarà comunque sottoposto alla convalida del fermo. L’udienza di convalida dovrebbe tenersi lunedì mattina in Tribunale.