“Non molleremo finché non li avremo recuperati”. E’ l’impegno di Emilio Dispenza, capo squadra dei Sommozzatori dei Vigili del Fuoco, che coordina le operazioni dei subacquei sul luogo dell’incidente della Jolly Nero, al molo Giano del porto di Genova. “Ci stiamo concentrando – spiega- nella zona della sala operativa della Guardia Costiera, che si trovava in cima alla torre. E’ una fase molto delicata e meticolosa perché dobbiamo rimuovere i detriti e i materiali che sono sott’acqua. E’ come se fosse crollato un appartamento di 160 metri quadrati su due piani: tutte le suppellettili, gli arredi, il ferro e il cemento che si trovano sul fondo devono essere rimossi. Pensiamo infatti che i due dispersi si trovino la’ sotto. La visibilità è di circa 1 metro e mezzo, due metri, il fondale è ad una decina di metri di profondità. Per garantire la sicurezza degli operatori – ha concluso Dispenza – stiamo lavorando con la stessa tecnica adottata per la nave Concordia all’Isola del Giglio”.
Sul posto, oltre ai Vigili del Fuoco le ricerche vengono effettuate anche dai subacquei della Guardia Costiera, Marina Militare, Capitaneria di Porto, Carabineri e Guardia di Finanza.