Io domenica ho visto Boris e giusto accanto a me senza nemmeno un posto di scarto si è seduto IL FAN, che è come dire LA LUNA NERA, in una variante inedita cioè il fan-con-ragazza-che-io-boris?-mai-visto e questo fan decide di adottare con il film un atteggiamento teneramente complice che i personaggi lui li ha visti crescere, e appena iniziano ad apparire sullo schermo lui li chiama per nome, uno a uno, ad alta voce, con il tono della rimpatriata Ma guarda, c’è anche Biascica, e chi se l’aspettava, e tutto il film così, facendo l’eco a tutte le battute, anzi no, all’ultima parola delle battute, con la voce un po’ in falsetto, con il tono di Che sagome, e poi giù risatine, per novanta minuti che così passano davvero molto lentamente, come un veleno, e a un certo punto c’è una scena con Nicola Piovani, il musicista, e il fan subito a dire alla sua ragazza Quello è Nicola Piovani, cioè quello VERO, capisci? come se fosse merito suo, e questa è un po’ la controindicazione a fare i film dalle serie tv che poi la gente si confonde è sicura di essere ancora in salotto con i calzini spessi, i gommini sotto, che sennò scivoli, ti fai male.
- sì, ma il film com’è?
- è divertente, come la serie.
- sì, ma è intelligente brillante provocatorio come la serie?
- un po’ di meno.
- e perché?
- mah, forse deve avere intorno la televisione per funzionare al meglio.
- ah. Capito. Vabbè, però è divertente, no?
- sì, sì. Però vallo a vedere tipo all’ultimo giorno di programmazione, spettacolo delle 15,30, ultima fila, posto laterale. Che sennò ci trovi i fans.
- ah, Dio ci guardi.
- già.