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Gentile shock: ”Via dall’Under-21 perchè non accettavo le pressioni sulle convocazioni”

Creato il 21 marzo 2016 da Agentianonimi

claudio gentile

Anni ed anni lontano dal calcio, un’avventura al Sion finita con una causa ed il rifiuto di presentarsi al campo d’allenamento nel precampionato, e la certezza che la tua carriera si sia fermata nel 2006 e nel bel mezzo del caos-Calciopoli: esatto, perchè ai tempi Claudio Gentile era uno dei tecnici in rampa di lancio e, come svela nella sua autobiografia (in uscita in questi giorni) ”E sono stato Gentile”, aveva ricevuto una proposta dalla Juventus, declinata proprio per restare in quell’Under-21 dalla quale in realtà è stato allontanato poco dopo.

E proprio riguardo a questo allontamento, l’ex nazionale ed iridato dell’82 ha fornito un’interessante chiave di lettura, che verrà ovviamente trattata più ampiamente nel libro in questione: ”Sono stato messo da parte dal mondo del calcio perchè non sono uno che si piega alle pressioni. Io non ho mai accettato telefonate per far giocare o convocare Tizio o Caio”. Delle parole importanti, e rincarate successivamente con le allusioni a quei procuratori che l’avrebbero chiamato per chiedere che fosse garantito un posto in Nazionale ai loro assistiti.

Gentile già in passato aveva lanciato delle frecciatine su questo tipo di costume, sostenendo di non capire perchè alcuni allenatori avessero il posto garantito o venissero sempre chiamati nonostante i pessimi risultati, ed altri (tra i quali rientra lo stesso ex Juventus) invece fossero usciti dal giro, ma questa volta ha ulteriormente alzato il tiro, svelando quello che secondo lui è un costume diffuso: il ct della nostra Nazionale deve dunque sostenere davvero queste pressioni dall’esterno che vanno ad influire sul suo lavoro e sul suo libero arbitrio? E quanti si sono ”piegati” a quelle pressioni citate da Gentile, ed il cui mancato ascolto è secondo lui all’origine del suo inspiegabile esonero da un’Under-21 che stava gestendo in maniera magistrale?

Questo ovviamente non potremo mai saperlo, ma in un’Italia nella quale gran parte dello stipendio faraonico del ct italiano è pagato dalla Puma (uno sponsor tecnico che ha sotto contratto tantissimi giocatori), queste pressioni potrebbero anche essere una cruda realtà, ed a monte di alcune scelte che oggettivamente vengono ritenute inspiegabili dal tifoso medio. Gentile, nei fatti, ha lanciato un sasso pesante, e chissà quale sarà la risposta ufficiale della FIGC, che sicuramente interverrà sulla questione a breve…


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